“Non un racconto, non un romanzo, non un saggio, ma un testo dentro uno spazio di pagine, con copertina, un titolo e un ordine ancora tutto da stabilire.” Così Roberto Cotroneo descrive La Nebbia e il Fuoco, la sua nuova opera edita da Feltrinelli, presentata martedì 13 maggio alle Vecchie Segherie Mastrototaro.
In dialogo con Luciano Gigante, l’autore ha illustrato la vicenda narrata nel libro, nata da una rivelazione del caro amico Gepi. Da lui viene a conoscenza della possibile partecipazione di Aldo, l’amato professore di inglese del liceo, alla Resistenza. Un coinvolgimento che lo avrebbe portato a prendere parte all’azione di Piazza Biffi, durante la quale venne ucciso un colonnello. Da qui nasce il tentativo di ricostruire quella pagina dimenticata, legata alla figura di un insegnante straordinario, centrale nella formazione dell’autore. Un uomo che non ha mai parlato del proprio passato, né ha lasciato testimonianze scritte: “tutto aveva letto e niente c’era da aggiungere”.
Il romanzo si fa così riflessione sul silenzio, sul rigore, sull’antiretorica. Tutto è avvolto nella nebbia di Alessandria, città natale dell’autore, in cui torna dopo anni per cercare risposte. Ma più si addentra nella storia, più sente di allontanarsene. Nonostante ciò, l’indagine non è fine a sé stessa: è un modo per colmare i vuoti della memoria e affrontare ciò che resta. Il risultato è un equilibrio tra memoria personale e ricostruzione storica. “Nessun passato si cancella e nulla si dimentica davvero”, scrive Cotroneo. L’intervento dell’autore ha riscosso grande interesse, confermando il ruolo centrale delle Vecchie Segherie Mastrototaro nella vita culturale cittadina. Numerosa la partecipazione del pubblico.