L’industria arriva nel meridione sul finire degli anni sessanta come fosse la luce dopo anni di buio completo. Prosperità e benessere inebriano una paese che vent’anni dopo con il “male del secolo” dovrà render conto alla vita, anche se c’è chi non si arrende ed a tutti i costi vuole fuggire dalle ingiustizie senza mai darsi per vinto.

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Connotati che caratterizzano “La Fabbrica della Felicità”, il primo romanzo del biscegliese Giulio Di Luzio, che domani 14 maggio alle ore 17.30 verrà presentato nella sala della Curia Vescovile a Bisceglie. Antimilitarista e obiettore di coscienza, dopo l’impegno politico giovanile in Autonomia Operaia, dagli anni Novanta Di Luzio trascorre un lungo periodo di precariato giornalistico, scrivendo su Bergamo-Oggi, il Manifesto, la Repubblica, Liberazione, Il Corriere del Mezzogiorno. Attualmente scrive su “Mosaico di pace”. “La Fabbrica della Felicità”, la cui prefazione è stata scritta dal filosofo torinese Gianni Vattimo, è la sesta fatica letteraria del giornalista biscegliese.

Alla presentazione parteciperanno, Pasquale Colamartino (CGIL FP-Sanità) e Izio Monopoli, attivista per l’Ambiente. Previsto inoltre l’intervento del sindaco di Bisceglie, Francesco Spina.