Il 15% degli abbonati alla stagione teatrale di SistemaGaribaldi ha già deciso di rinunciare al rimborso per gli spettacoli che sono stati annullati a causa dell’emergenza Coronavirus.

Un gesto concreto per sostenere un settore, quello del teatro, tra i più colpiti dalla crisi sanitaria (ed indirettamente economica) attualmente in corso. “Ci siamo commossi”, si legge sulla pagina Facebook di SistemaGaribaldi. “Questo, per noi, è il riconoscimento per tutte le attenzioni che, quotidianamente, cerchiamo di avere nei vostri confronti. Siamo felici di aver creato con voi una relazione tra uno spettacolo e l’altro e questa ne è la dimostrazione. Voi siete la nostra forza in un momento di fragilità come questo”. 

Ma se l’emergenza Covid-19 ha imposto lo stop della stagione teatrale, proseguono invece, con i mezzi che sono concessi, i laboratori per i più piccoli. Anche in questo caso la volontà dei genitori degli iscritti è stata quella di non rinunciare ai corsi, ma di trovare nuove formule per permettere ai propri figli di abitare quella ideale Città Bambina dove il virus non penetra. “Con i mezzi che ci sono concessi, portiamo avanti l’idea di un Teatro della Comunità”, scrive Carlo Bruni, direttore del SistemaGaribaldi. “Non c’è possibilità di surrogare l’incontro materiale e tuttavia commuove il gioco avviato da Raffaella, Valentina, Annabella, Bruno e i bambini che, partecipi dei laboratori di SquolaGaribaldi, non hanno voluto smettere. Le fiabe al telefono di Rodari sono una piazza d’incontro che ci hanno offerto gli amici di ZonaEffe e La Città Bambina sembra resistere meglio all’urlo del virus. Rossana impartisce lezioni di Feldenkrais e c’è anche un’allieva che le segue dal Belgio. Livio farfuglia qualcosa in inglese su sistemi web che nessuno capisce, mentre Giulio con Marina ed Erica tentano di vincere, in qualche modo, la contraddizione che evoca il titolo del loro atelier di danza: Libero Corpo. Nunzia registra la Sposa sirena per il filatoio dell’infaticabile Laura Marchetti e si allena alla sbarra, che in realtà è un comò, condotta da Rosellina. E c’è Pietro poi che proprio non ce la fa a sottrarsi agli assalti mostruosi della sua piccola Alba. Donato, Laura e Mariablù si prodigano nel mantenere vivo il rapporto con il pubblico (l’ultima tenacemente mantiene vivo il dialogo tecnologico). Giuseppe e Marta hanno trasformato il fondo della loro casa in laboratorio e assicurano che alla fine avremo proiettori nuovi di zecca (anche se io non ci credo), e c’è Beppe che manda messaggi confortanti, dicendoci che alcune mamme ritengono sia giusto pagare la retta dei laboratori anche se adesso usano il canale di Skype”.

Insomma, la grande squadra di SistemaGaribaldi non si è fermata. E anche per riconoscere questo impegno continuo, molti abbonati hanno deciso di compiere un gesto (tutt’altro che simbolico) di solidarietà come quello di rinunciare al rimborso per gli spettacoli che, purtroppo, non vedranno. Ma, per chi non potesse o non volesse rinunciare, come previsto dal Decreto “Cura Italia”, potrà richiedere entro il 16 maggio il rimborso dei propri titoli (biglietti e abbonamenti) in cambio dell’emissione dei voucher attraverso il servizio VivaVoucher (https://www.vivaticket.it/ita/voucher). La procedura completa per richiedere il rimborso cliccando QUI.