“Ciò che la vita toglie poi ridà in felicità”, questa una delle frasi forti e ricorrenti presente nella storia scritta da Giancarlo Attolico, direttore artistico della Compagnia BinarioZero, andata in scena gli scorsi 5 e 6 aprile presso la Centrale Ortofrutticola in Corso Garibaldi a Bisceglie, denominata per l’occasione “La Fabbrica del Sogno”.
Cenerentola, questo il titolo dell’opera teatrale che vede in scena 70 attori di tutte le età, di tre generazioni diverse, attori che hanno raccontato, incantato ed emozionato la platea che ha regalato alla compagnia Binariozero il sold out per tutti gli appuntamenti. Una storia che appassiona, irriverente, a tratti scomoda ma nella quale rispecchiarsi, ritrovarsi e forse scontrarsi.
Dopo la perdita della sua giovane mamma Fiorellina si ritrova a vivere sola con il suo papà che facendo in modo che alla sua adorata figlia non mancasse nulla decide di trovare per lei una nuova “mamma”. Sposa così una donna perfida e malefica, che assieme alle sue figlie, avute da due matrimoni diversi, Anastasia e Genoveffa, tratta la povera fanciulla come una schiava, dando a lei il compito di svolgere le faccende più brutte e insidiose nel castello, non dando lei nemmeno un letto in cui coricarsi ma facendola dormire stanca ed esausta nella cenere, fu così che iniziarono a chiamarla Cenerentola.
Nel frattempo a Palazzo Reale il Re e la Regina decidono di dare un ballo, anzi, tre balli, affinché il loro principe e figlio prediletto Cristopher possa incontrare la sua sposa e prendere le redini del regno.
Tutte le donne sono invitate, e anche Fiorellina vorrebbe prenderne parte ma i crudeli tranelli della matrigna cattiva glielo impediscono, quando però al suo cospetto compare una fata, che grazie all’aiuto di mamma topa e dei suoi topini fanno si che Cenerentola sia una fanciulla splendida e degna di partecipare ad un ballo reale.
A Palazzo si presentano tutte le contesse, pronte a mostrare in vetrina le loro figlie più belle, senza però nascondere la volontà più spietata di voler essere loro stesse le predilette, loro le migliori scelte che il principe potesse fare. Inizia tra loro una lotta carnale per accaparrarsi il titolo perdendo però la dignità e forse anche l’ammirazione e la dedizione delle proprie figlie che incredule e arrabbiate lasciano il ballo.
E’ allora che Cristopher vede Cenerentola e appena gli sguardi si incrociano si lasciano andare ad una appassionata e lenta danza fatta di corpi, anime e sogni ma la promessa fatta alla fata è quella di andar via entro mezzanotte, così Cenerentola corre via dal ballo perdendo una scarpetta. Il principe dà ordine di ritrovarla e dopo un’attenta ricerca la ritrova e con lei ritrova la sua liberà, libertà che gli è sempre stata negata poiché ha sempre vissuta in quella che lui definisce una gabbia d’oro e Fiorellina, ritrova in se stessa la forza di reagire, di proseguire perché il futuro l’attende e solo lei ne è la padrona.
Una storia che sa di rabbia ma che poi profuma di felicità, che sa di coraggio ma anche di debolezza e crudeltà, di apparenza ma anche di ribellione e coraggio, una Cenerentola di tutti i giorni, di imprevisti e contrattempi ma con la forza nel cuore di chi spera sempre che in mezzo a tanta mediocrità ci sia chi fa la differenza, chi abbia il coraggio di scegliere per sé un futuro migliore.
Ancora una volta il Capotreno Attolico colpisce nel segno dal punto di vista delle emozioni e dell’introspezione. Tutto esaurito nelle due serate di spettacolo.
Questi gli interpreti del lavoro artistico-teatrale: Adriana Montinaro, Adriano Pappolla, Alessandro Tullio, Alex Bonsanto, Andrea Taccarelli, Angela Di Modugno, Angela Ferrarese, Angela Losciale, Antonio Amoruso, Antonio Graziani, Asia Filannino, Chiara Di Terlizzi, Chicca Di Gregorio, Daniela Marzulli, Davide Lopopolo, Debora Valente, Diego Di Terlizzi, Dorian Fiore, Dorilicia Todisco, Edo Consiglio, Edo De Cillis, Eleonora Cassanelli, Eleonora Todisco, Enrico Ladisa, Fabio Valente, Fabrizio Di Gregorio, Felice Pedone, Francesca Capurso, Francesco Di clemente, Giacomo Amoruso, Gianluca Colangelo, Giorgia Di Luzio, Giorgia Lamanuzzi, Giovanni Caprioli, Girolamo Di Modugno, Isabella Leuci, Joseph Spina, Laura Monopoli, Lidia Cosmai, Lorenzo Di Pierro, Lucia Maenza, Luigi Zipparri, Mariella Lacavalla, Martina Papagni, Massimo Baldini, Massimo Di rosa, Mauro Calò, Michele Lorusso, Michele Protomastro, Miragiò Mastropierro, Natalia Amoruso, Nicolas Cianciana, Nicole Chirco, Noah Giuliese, Paola Losito, Paolo Ruggieri, Paolo Savino, Paride Papagni, Pasquale Dell’Olio, Samuel Papagni, Samuele Bonsanto, Sara Storelli, Serena Preziosa, Sergio Caprioli, Simone Celotto, Sofia Papagni, Stefania Losciale, Valeria Pasculli. Assistenti al palco Alessandro Pansini e Giuseppe Todisco, audio e luci a cura di Eventi a sud di Ilario Mastropasqua, ricerca ambientazioni scenografiche Angela Di Modugno e Pino Porcelli, trucco e parrucco Alessia Sancilio, Aurora Tritto, Debora Valente, Ivonne Vinci, Marilù Aruanno, Samantha Mastrapasqua, costumi Caterina Papagni, oggetti luminosi Paolo Di Leo, ricerca musicale Dorian Fiore, fotografia – riprese video Nino Lacedonia, cura dell’immagine Grafiche Guarini, segreteria Laura Monopoli, Lidia Cosmai, Mariella Lacavalla.La compagnia ringrazia Angelo Consiglio, Grazia D’Ignazio, Grazia Gentile, Isabella Mastrapasqua, Laura Soldani, Mino Aruanno, Mimmo Soldani, Mimmo Di Clemente, Roberta Monopoli, Vincenzo Patruno, Vittorio Pappolla, i genitori di BinarioZero e tutti i sostenitori che hanno reso possibile tutto questo.
Foto di Samantha Lupone