«Tutti i regimi autoritari partono dalla disciplina del corpo femminile, non tutte le democrazie liberano il corpo femminile dal controllo. La piena cittadinanza delle donne è oggi un discrimine, ma è anche una sfida ancora aperta e irrisolta per le democrazie». Questo e tanto altro viene raccontato in “Chi ha paura delle donne” di Cecilia D’Elia – Donzelli editore – che ha incontrato i lettori alle Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie.

Non è un paese per donne l’Italia, nella vita quotidiana così come nelle politiche pubbliche. Da questa constatazione prende avvio la riflessione di Cecilia D’Elia, che ripercorre anche la propria esperienza nei movimenti e nelle istituzioni per ragionare sulla politica delle donne e individuare i limiti del discorso pubblico italiano.

La presenza di una donna per la prima volta a Palazzo Chigi ha mostrato i limiti della metafora del tetto di cristallo, frutto della piega individualista della libertà femminile. L’elezione di una giovane donna a segretaria del Partito democratico è una enorme novità, ma la sinistra deve ancora trovare le parole migliori per nominare la questione maschile e una politica alternativa.

L’autrice e senatrice è stata moderata da Francesco Boccia. A dialogare con l’autrice sono stati Cecè D’Addato e Francesca Recchia Luciani.

Riprese e montaggio a cura di Angelo Ruggieri.