Si è conclusa con sette arresti l’operazione “Game Over”, condotta dagli agenti della Questura BAT e coordinata dalla Procura di Trani, che ha fatto luce su un sequestro lampo avvenuto il 7 gennaio scorso ad Andria. Quel giorno, nella centrale piazza Marconi, il titolare di un centro scommesse Eurobet fu costretto a salire su un’auto da un gruppo di uomini che, dopo averlo colpito con calci e pugni, gli sottrassero l’incasso della sera precedente, pari a circa 15mila euro, per poi abbandonarlo alla periferia della città.

Gli indagati, sei pregiudicati di Andria e un 78enne di Bisceglie, sono accusati a vario titolo di sequestro lampo a scopo di rapina, tentata rapina aggravata dall’uso di armi, oltre che di detenzione e spendita di banconote false. Gli investigatori hanno ricostruito la dinamica grazie all’analisi delle telecamere di videosorveglianza e a un’attività capillare di intercettazioni telefoniche e ambientali, che ha permesso di individuare e incastrare gli autori del colpo.

Dalle indagini è emerso che il gruppo aveva pianificato l’azione nei minimi dettagli, pedinando la vittima per diversi giorni prima di entrare in azione, tutti con il volto coperto. L’attività investigativa, proseguita nei mesi successivi, ha consentito anche di sventare un secondo sequestro lampo ai danni di un altro imprenditore del territorio, che sarebbe potuto finire in tragedia.

Un ulteriore filone dell’inchiesta riguarda la detenzione e la circolazione di banconote false, per cui gli indagati si sarebbero avvalsi della collaborazione di un minorenne. Le misure cautelari hanno portato sei degli arrestati, tra cui padre e figlio e una donna, in carcere, mentre il 78enne biscegliese si trova agli arresti domiciliari.