Condanna a 23 anni di reclusione per il biscegliese Giancarlo Pozzessere. La sentenza, emessa dalla Corte d’Assise di Appello di Bari, è stata resa esecutiva dalla Procura Generale della Repubblica con sede presso la Corte di Appello di Bari, avvalendosi dei Carabinieri della Tenenza di Bisceglie.

Pozzessere, 27 anni, è stato condannato poiché ritenuto responsabile dell’omicidio di Giuseppe Di Terlizzi, all’epoca dei fatti 42enne, avvenuto la sera del 13 aprile 2012. Di Terlizzi fu ucciso davanti alla sua salumeria a Ruvo di Puglia. Dalla ricostruzione effettuata dai Carabinieri che all’epoca curarono le indagini, emerse che poco dopo le 21.30 quattro persone con volti coperti da passamontagna fecero irruzione nella salumeria costringendo l’uomo a consegnare l’incasso della giornata. Di Terlizzi tentò di reagire, a quel punto ne scaturì una colluttazione durante la quale uno dei rapinatori, Giancarlo Pozzessere, fece fuoco con un solo colpo di pistola che raggiunse il salumiere alla testa.

Partite subito le indagini, i quattro malfattori furono immediatamente identificati e accusati di omicidio, rapina, porto e detenzione di arma da fuoco in luogo pubblico. Determinanti ai fini delle indagini furono le immagini di una telecamera di videosorveglianza sistemata nelle vicinanze della salumeria della vittima. Dal filmato erano riconoscibili gli abiti dei giovani, elemento investigativo che permise ai militari di risalire in poco tempo alle loro identità. All’epoca, inoltre, gli investigatori eseguirono perquisizioni domiciliari che permisero il rinvenimento e sequestro di un passamontagna e 34 cartucce calibro 7,65, lo stesso calibro del bossolo rinvenuto sul luogo della rapina durante i rilievi.

Tutti questi elementi sono stati rilevanti ai fini della decisione in sede di Giudizio e la sentenza di oggi chiude in via definitiva una storia legata ad una rapina per un un bottino di appena 300 euro.

Il condannato è stato così arrestato e tradotto presso la Casa Circondariale di Trani.