La Capitaneria di porto di Barletta ha provveduto ad eseguire accertamenti nei confronti di alcuni grossisti ittici di Bisceglie. Dalle numerose verifiche eseguite sono emerse violazioni di carattere amministrativo riguardante la mancata tracciabilità dei prodotti esposti per la vendita, oltrechè violazioni in materia sanitaria per mancata procedura di autocontrollo. Sono stati emessi due verbali amministrativi per un totale di 3500 euro ed eseguito un sequestro amministrativo per un totale di circa 13 quintali di prodotto ittico.
Gli interventi si sono svolti nell’ambito della complessa operazione “e-FISHING”, attiva su tutto il territorio nazionale e in corso fino a gennaio 2025, si è articolata in una preliminare fase di “analisi”, durante la quale sono stati individuati i target di possibile interesse mediante un attento monitoraggio del territorio – anche attraverso le piattaforme social e dell’e-commerce – a cui ha fatto seguito una seconda fase “operativa”, che ha permesso di attuare un contrasto diretto alle attività di pesca illegale attraverso l’esecuzione delle verifiche preventivamente pianificate.
L’operazione condotta dalla Guardia Costiera si è concentrata quindi sull’attività di prevenzione e di contrasto, a livello nazionale, per individuare potenziali fattispecie illegali nel settore, che coinvolgano in particolare le importazioni e la commercializzazione di prodotti ittici provenienti da paesi terzi, la cattura e commercializzazione di specie con consentite e la compravendita di pescato in assenza delle informazioni obbligatorie in materia di tracciabilità.