Avevano creato un gruppo specializzato nella vendita a prezzi stracciati di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, marijuana e hashish, nel centro storico di Bisceglie, ove avevano occupato abusivamente un locale di proprietà del Comune di Bisceglie. Per questo, al termine di un blitz condotto alle prime ore di questa mattina, sono finiti in manette cinque biscegliesi di età compresa tra i venti e i quarant’anni, di cui tre pregiudicati per reati dello stesso tipo.

L’operazione, i cui dettagli sono stati resi noti in una conferenza stampa tenuta presso la Procura della Repubblica a Trani, è stata condotta dai Carabinieri della Tenenza di Bisceglie in collaborazione con il 6° Nucleo Elicotteristi di Bari e il personale del Nucleo Cinofili Carabinieri di Modugno. Le indagini, durate da gennaio 2014 ad oggi, sono state rese ostiche dalla conformazione urbanistica della città vecchia e hanno richiesto l’utilizzo di apparecchiature tecnologiche, in primis videoriprese e intercettazioni telefoniche. Il gruppo, infatti, aveva messo in atto una serie di contromisure per evitare l’azione di contrasto dei Carabinieri, come il ricorso al linguaggio in codice. Frequenti i riferimenti allo stupefacente con termini quali “pietre”, “caffè”, e “la bianca”.

Sconcertante è risultata inoltre la sordità ai dettami della legge e l’incuranza delle attività di polizia poste in essere nei loro confronti. A titolo esemplificativo, uno degli indagati continuava a prendere appuntamenti finalizzati allo spaccio anche durante e dopo i controlli antidroga nei suoi confronti.

Il gruppo, inoltre, aveva un’unica utenza telefonica intestata ad un proprietario fittizio, che veniva impiegata quale unico mezzo per mantenere i contatti con acquirenti ed assuntori, molti dei quali giovanissimi. Durante le indagini coordinate dalla dottoressa Mirella Conticelli, sostituto Procuratore della Repubblica di Trani, i militari hanno difatti assistito ad un crescendo di acquisto di cocaina anche da parte di minorenni, probabilmente indotti all’acquisto proprio dai prezzi bassi cui veniva venduta loro la droga.

I cinque biscegliesi, indagati a vario titolo di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, non lasciavano pendenze creditorie e consegnavano la droga solo nel momento in cui venivano corrisposti loro soldi in contanti, non ammettendo la vendita a chi fosse in debito.

Considerata nel suo complesso, l’articolata indagine, oltre agli odierni arrestati, ha consentito di effettuare ulteriori tre arresti in flagranza di reato e segnalare 20 persone all’autorità prefettizia quali assuntori di sostanze stupefacenti e sottoporre a sequestro  30 grammi di hashish, 30 di cocaina e 70 di marijuana, oltre a 21 bombe carta. Le indagini sono in corso per definire l’utilizzo di questi ordigni.

Dei cinque arrestati, tre sono stati condotti presso il carcere di Trani e due presso le proprie abitazioni in regime di arresti domiciliari.