Ridare fiducia e speranza attraverso una seconda chance di vita, contribuire a diminuire il rischio di recidiva, garantire il principio costituzionale del fine rieducativo della pena attraverso il lavoro in un campo di Bisceglie come opportunità di reinserimento, dignità del lavoro regolare e riacquisizione di un impegno lavorativo che con la detenzione è stato interrotto. Sono i principi cardine del Progetto “Un’altra terra” promosso dal Comune di Bisceglie e organizzato in partnership con Terre Solidali Impresa Sociale, UiEPE (l’ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna) di Puglia e Basilicata, il contributo del Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Puglia.

Questa mattina, in una conferenza stampa “en plein air” direttamente nel campo coltivato dai beneficiari, sono stati esposti i risultati conseguiti dal 2021 che ha visto nove persone in esecuzione di pena o che avessero già concluso l’esecuzione di pena divenute beneficiarie di interventi mirati al reinserimento socio-lavorativo. Tra loro c’è chi ha continuato a lavorare in agricoltura, chi ha intrapreso un progetto di cura alla persona, chi, a conclusione del percorso di tirocinio formativo, ha deciso di riprendere gli studi e seguire un corso di qualifica per OSS in modo da acquisire competenze utili ad un migliore reinserimento lavorativo. E ancora: alcuni beneficiari sono stati accompagnati in percorsi di formazione, acquisizione di titolo di licenza media e altre misure, tipo Garanzia giovani. Altri beneficiari, a conclusione del percorso lavorativo, svolto con impegno, hanno intrapreso attività lavorative vicine ai loro desideri e competenze acquisite prima del periodo di detenzione. Attualmente sono operativi due beneficiari accompagnati da operatori dell’impresa sociale Terre Solidali, con due tutor presenti sul campo, uno di loro ex beneficiario. Altre due persone, già selezionate, sono in attesa di avviare il loro percorso di inserimento lavorativo.

Alla conferenza stampa sono intervenuti il Sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano; l’Assessore all’inclusione sociale del Comune di Bisceglie, Roberta Rigante; il Direttore dell’Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna per la Puglia e Basilicata, Emilio Molinari; il Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Pietro Rossi; il coordinatore del progetto Elsheikh Ibrahim. Il Presidente dell’impresa sociale Terre Solidali, don Raffaele Sarno, ci ha tenuto a voler essere presente, seppur a distanza, con un suo messaggio.

Unanime la soddisfazione di tutti gli intervenuti per gli ottimi esiti del progetto che, è il caso di dirlo, sta dando i suoi frutti, concreti e tangibili. Altresì unanime l’impegno a proseguire su questa strada con la stessa sinergia di tutti gli enti coinvolti che ha contribuito al buon esito. Tutti gli intervenuti, infatti, hanno sottolineato che la continuità del progetto ha reso possibile il raggiungimento degli obiettivi prefissati e la sua sostenibilità. Componente essenziale che ha è la collaborazione di tutti gli coinvolti.