Con la delibera 303 del 07/10/2014 la giunta comunale ha preso atto delle difficoltà strutturali relative al contrasto dell’evasione tributaria del comune di Bisceglie, l’evasione soprattutto della tassa comunale sui rifiuti è piuttosto rilevante ed i mezzi per contrastarla non sono attualmente adeguati. Sindaco ed assessori hanno quindi deciso di incaricare il dirigente della ripartizione economico finanziaria, dott. Angelo Pedone, di provvedere: “all’assunzione dei conseguenti e pertinenti atti gestionali per l’attuazione degli obiettivi al medesimo assegnati con il Piano della Performance 2014/2016, compreso l’utilizzo di sistemi premianti e di incentivazione da finanziarsi con i fondi per il trattamento accessorio del personale di comparto”. Sempre secondo quanto deliberato dalla giunta è giusto che le premialità e gli incentivi siano agganciati agli effettivi maggiori introiti derivanti dal recupero dell’evasione tributaria.

Ma in cosa consisterà quindi il lavoro degli impiegati comunali per assicurare un serio contrasto all’evasione fiscale? Una delle impellenze sembra essere in primo luogo legata ad un aspetto molto pratico ovvero quello di “intraprendere una sostanziale bonifica della banca dati TARSU/TARES/TARI ed un incrocio dei dati in possesso dell’Ufficio Fiscalità Locale tanto da garantire una mirata lotta all’evasione del tributo in parola”. Il dirigente Angelo Pedone ha evidenziato nella sua relazione allegata alla delibera le criticità emerse dall’esame delle banche dati ereditate da chi gestiva in passato la riscossione dei tributi a Bisceglie, in particolare i punti critici da bonificare sono i seguenti:
1)     Situazioni storicizzate non coerenti con le situazioni effettive dell’utenza

2)     Utenze apparentemente attive ma che non trovano riscontro con la situazione reale

3)     Immobili presente nella banca dati IMU che non trovano riscontri nella banca dati per la tassa sui rifiuti

4)     Nuove persone giuridiche individuate nella banca dati della camera di commercio a cui non corrisponde alcuna utenza nella banca dati per la tassa sui rifiuti

5)     Nuclei famigliari residenti che non risultano iscritti come utenti nella banca dati della tassa sui rifiuti

La relazione inoltre indica anche la necessità di intervenire sulle utenze regolarmente registrate poiché in alcuni casi mancherebbero i dati catastali ed il controllo dei membri del nucleo famigliare. In una prima fase il dirigente ha suggerito di intervenire con un metodo non eccessivamente invasivo, una campagna mailing nel quale si invitano gli utenti a regolarizzare le proprie situazioni tributarie perlomeno per quanto riguarda il periodo 2013/2014. Dopo questa prima fase sarebbe necessario avviare una vera e propria campagna accertativa.

Per mettere in atto tutte queste misure, sempre secondo il dirigente, il comune avrebbe bisogno di“integrare la dotazione del personale addetto alla fiscalità”, per ora però il dirigente è stato incaricato solo di redigere un adeguato sistema di premialità ed incentivi per i dipendenti comunali. Basterò questa misura per combattere efficacemente il problema dell’evasione tributaria nella città di Bisceglie? Di certo si tratta di un importante e concreto passo in avanti verso una messa in regola dall’attuale sistema su cui si basa il recupero della tassazione nel comune di Bisceglie