La tribolata vicenda giudiziaria che vede contrapposti comune di Bisceglie, Camassambiente ed addirittura anche l’INPS contro la ditta Si.Eco s.p.a. va avanti ed arriva addirittura in Consiglio di Stato. Il tutto era nato con il ricorso vinto, proprio in Consiglio di Stato, dalla ditta barese per l’aggiudicazione della gara d’appalto per la raccolta ed il trasporto rifiuti della città di Bisceglie. Al seguito del giudizio del Consiglio di Stato il comune di Bisceglie aveva prontamente provveduto alla nuova aggiudicazione con determina dirigenziale N.91 del 21/01/2014. Secondo quanto stabilito il consorzio GEMA con capogruppo proprio la Si.Eco sarebbe dovuto subentrare a Camassambiente per la gestione del servizio igiene di Bisceglie entro luglio 2014. A giugno però arriva la doccia fredda per l’associazione temporanea di imprese, con determina 509 del 17/06/2014 il comune di Bisceglie annullava l’aggiudicazione al consorzio GEMA per irregolarità contributiva (leggi qui). Da qui in poi è nata la lunga querelle giudiziaria tra le varie parti in causa, il TAR si è pronunciato per due volte sulla vicenda, (leggi qui e qui) confermando il rigetto del ricorso presentato dalla Si.Eco. Come è facoltà di qualsiasi cittadino o di qualsiasi azienda privata in caso di giudizio avverso del TAR, la ditta barese ha deciso di procedere legalmente attraverso un nuovo grado di giudizio, quello del Consiglio di Stato. La Si.Eco ha presentato ricorso contro il comune di Bisceglie ed il sindaco Spina chiedendo la nullità della determina dirigenziale 509 e di tutti gli altri atti che hanno assicurato il proseguimento dell’attività a Camassambiente (ordinanze sindacali N.284 del 31/12/2013, N. 133 del 24/06/2014 e N.284 del 30/06/2014). Con delibera di giunta N. 42 del 06/02/2015 è stato nominato come difensore legale del comune l’avv. Massimo Ingravalle ed “il compenso in favore del professionista è stimato in Euro 13.000,00= oltre r.s.g., cap e iva come per legge, per complessivi Euro 18.968,56, da imputarsi sul cap. 810, esercizio 2015”.

La Si.Eco ha anche presentato ricorso per l’annullamento o l’integrale riforma della sentenza TAR Puglia, Bari, Sez. I, n.3 del 07/01/2015 di rigetto del ricorso rubricato al n. 970/2014. Anche in questo caso la difesa del comune è stata assegnata all’avv. Massimo Ingravalle ed “il compenso in favore del professionista è stimato in Euro 2.750,00 oltre r.s.g., cap e iva come per legge, per complessivi Euro 4.012,58, da imputarsi sul cap 810, per €. 1.000,00 nell’esercizio 2015 e per € 3.012,58 nell’esercizio 2016”.

Ora non resta che attendere la pronuncia decisiva del Consiglio di Stato che porrà finalmente un punto a questa lunga disputa legale.