Citando come esempio virtuoso il progetto “A Scuola in Bici”, promosso dalla scuola media biscegliese “R. Monterisi”, l’osteopata Massimo Valente lancia un appello alle altre scuole della città affinché possano promuovere iniziative per invogliare i propri alunni all’uso quotidiano delle biciclette. Il progetto della Monterisi, ad esempio, prevede l’assegnazione ad ogni alunno partecipante di una ciclotessera da 25 punti, che i docenti vidimeranno ogni mattina all’arrivo degli studenti in bicicletta. In palio per tutti i partecipanti, al completamento della tessera, diversi premi e la partecipazione all’estrazione di una mountain bike. “Sono 150 i bambini aderenti al progetto per questa edizione, ma sarebbe bello se questa iniziativa diventasse epidemica e riguardasse tutte le scuole di Bisceglie”, scrive Valente.

“Ognuno di noi può fare la sua parte per attuare una piccola rivoluzione dal basso: tutti i cittadini potrebbero proteggere i bambini e ragazzi che vanno in bicicletta, magari abbandonando la macchina, ed i genitori degli alunni potrebbero accompagnare i loro figli a scuola in bici quando possibile”, continua Valente. L’osteopata biscegliese invita quindi l’amministrazione comunale a sollecitare i dirigenti scolastici ad attuare questa scelta. “Si potrebbe decidere di promuovere una trasformazione culturale della città, magari pubblicando una ordinanza di chiusura al traffico di corso Umberto, in modo che diventi una specie di bicistrada che porti i bambini e i ragazzi verso la zona con la più alta densità di scuole cittadine”, conclude Valente