Accessibilità critica ad alcune spiagge, mancanza di adeguati passamano per scendere scalinate, alcune delle quali maleodoranti, rifiuti tra i lastroni, insufficienza di cassonetti. Sono gli aspetti negativi emersi, a vario titolo, da un tour, effettuato martedì 27 giugno, sulle spiagge libere biscegliesi, da levante a ponente, dalla “seconda spiaggia” fino a “La Torretta”.

Ove ci sono i lastroni, salvo l’eccezione della spiaggia che precede “La Salata”, mancano rampe adeguate per entrare in acqua, tanto da costringere i bagnanti a manovre ardue pur di rinfrescarsi. Tali problematiche sono soprattutto ravvisabili nel tratto di costa antecedente il lido Salsello. In alcuni casi, le difficoltà sono ancora più a monte, ovvero per raggiungere le spiagge, a causa di scalinate con gradini scoscesi e stretti, oltre che prive di regolare passamano o, se presente, arrugginito. Una delle situazioni singolari in questo ambito è quello de “La Torretta”, la cui discesa con i relativi gradoni si interrompe improvvisamente lasciando spazio ad erbacce, terra e massi in pietra.

Per quel che concerne i rifiuti, invece, la situazione risulta instabile. Se da un lato, infatti, i contenitori  vengono svuotati regolarmente e le scale per accedere alle spiagge appaiono, in linea di massima, prive di sporcizia, anche se non sembra esserci ancora traccia di punti di raccolta per la differenziata, d’alto canto va segnalata la situazione inaccettabile creatasi fra i lastroni. In diversi tratti, infatti, si nascondono rifiuti di ogni genere, da oggetti in vetro sino a materiali in plastica, frutto dell’inciviltà di quei bagnanti troppo pigri per cestinare le loro rimanenze. 

In zona “Macello”, precisamente sotto una delle scalinate che conduce sulla prima spiaggia, l’accumulo continuo e nel tempo di sporcizia ha generato un tappeto di rifiuti di diverso genere. Inoltre, anche se non interessa direttamente i bagnanti, sulla banchina d’attracco del molo, parallela all’omonima spiaggia, si concentrano rifiuti vari, soprattutto resti di reti da pesca e contenitori di polistirolo utilizzati per lo smistamento del pesce. Sterpaglie e roveti, infine, diventano molto spesso luoghi in cui si annidano insetti ed animali vari.