C’è anche l’associazione pro Natura tra le 23 sigle nazionali che hanno sottoscritto e presentato alle forze politiche un documento per la “ri-conversione ecologica del Paese”. A livello locale la Federazione nazionale pro Natura è rappresentata sui territori di Bisceglie e Trani dal Gruppo Ripalta Area Protetta. Il gruppo locale ha voluto sottolineare tre argomenti in particolare del maxi documento firmato a livello nazionale: la biodiversità nelle aree protette, il mare e i delitti ambientali.

Nel documento presentato alle forze politiche si chiede di “garantire una tutela efficace della biodiversità attraverso la piena attuazione delle Direttive comunitarie e delle 15 azioni previste dal Piano d’azione per la natura, i cittadini e l’economia”, spiegano da Ripalta Area Protetta, “ ma anche attraverso il completamento della rete Natura 2000 in ambito sia terrestre che marino, con la piena designazione dei Sic in Zsc e la designazione di nuovi siti a mare, incluse le Zps, il monitoraggio dello stato di conservazione di specie ed habitat, ed infine anche la protezione delle specie anche attraverso la previsione di adeguati piani di gestione e l’incremento delle tutele dirette per le specie in stato di conservazione non soddisfacente”. Per l’associazione ambientalista, in accordo con tutte le altre realtà nazionali, appare inoltre necessario: “qualificare e rilanciare l’impegno sui parchi realizzando entro il 2020 la terza Conferenza Nazionale sui Parchi e le altre aree naturali protette per rilanciare la missione prioritaria della conservazione della natura, aprendo un dibattito con tutti gli attori istituzionali, economici e sociali su una riforma della Legge quadro 394 del 6 dicembre 1991, che sia coerente con la mission originaria, attraverso un autentico processo partecipato ed un’ampia condivisione”. Riportando tutto sul nostro territorio secondo il gruppo Rap sarà quindi “sarà indispensabile istituire il nuovo “Parco delle Lame” che dovrà abbracciare la Lama di Santa Croce e la Lama di Macina, con le propaggini naturali di Cala pantano e Grotte di Ripalta. Martedì 27 febbraio è partito l’iter istitutivo del nuovo Parco Regionale con il un confronto pubblico. che dovrà considerare prioritaria la tutela e la conservazione degli habitat costieri e marini, affinché si possa creare un concreto corridoio ecologico con il Parco dell’Alta Murgia”.

Per quanto riguarda invece il mare “si chiede di rispondere adeguatamente agli obblighi e alle strategie comunitarie per una migliore tutela del mare”, proseguono dal gruppo pro Natura Bisceglie e Trani, “dando piena attuazione alla Strategia Marina italiana in modo che si consegua l’obiettivo del buono stato ambientale delle acque marine (GES) al più tardi nel 2020, adottando i metodi standard di monitoraggio e valutazione voluti dalla UE (Decisione 2017/848) e garantendo che sia pienamente efficiente e finanziata la flotta di pronto intervento contro l’inquinamento da idrocarburi”. Più nello specifico per quanto riguarda il nostro territorio per gli ambientalisti risulta: “indispensabile razionalizzare e rafforzare l’intervento istituzionale per la migliore tutela del nostro mare garantendo, finalmente, nel bilancio del Ministero dell’Ambiente fondi adeguati destinati alla gestione ordinaria e agli interventi delle Aree Marine Protette, tra cui l’istituenda area protetta delle Grotte di Ripalta”.

Infine per quanto riguarda il tema diritti e delitti ambientali il documento chiede di “garantire l’effettiva applicazione delle norme europee in materia ambientale, con atti di recepimento formalmente e sostanzialmente adeguati e rapidi, in modo da ridurre il numero troppo alto di procedure di infrazione, per mancati o inadeguati recepimenti in materia di tutela dell’ambiente”. In queste senso si rende quindi “obbligatorio rendere efficace ed effettiva applicazione degli ecoreati: attivando azioni di prevenzione e contrasto ai reati ambientali più rapide, con il miglioramento dei sistemi dei controlli ambientali amministrativi, di polizia e giudiziari, completando la riforma del sistema sanzionatorio in tema di reati ambientali, con l’aggiunta di nuovi delitti ambientali per la tutela della fauna selvatica”.

“Abbiamo più volte denunciato”, conclude il gruppo Ripalta Area Protetta, “lo stato di degrado delle nostre campagne, che sono delle discariche a cielo aperto di rifiuti pericolosi e tossici, quindi questi principi devono trovare piena attuazione sul nostro territorio. Il nostro Gruppo auspica che tutte le forze politiche possano condividere questi argomenti fondamentali per la tutela ambientale”.