Oggi è il giorno del sospiro di Bisceglie su Geo & Geo, la popolare trasmissione televisiva in onda su Rai Tre a partire dalle 15:50. Dopo il rinvio della scorsa settimana a causa dei tragici avvenimenti in Francia, infatti, sarà trasmessa oggi, venerdì 16 gennaio, la puntata in cui la delegazione del consorzio “Il sospiro di Bisceglie”, formata dal presidente Sergio Salerno e dal pasticcere Domenico Monopoli, illustra la preparazione del delizioso dolce emblema della comunità biscegliese.

In studio, ospiti della conduttrice Sveva Sagramola, per nulla inibiti dalle telecamere, i nostri concittadini hanno illustrato all’Italia ed al mondo come si produce il delizioso dolce nostrano a base di pan di spagna, crema e glassa di zucchero, presidio Slow Food dall’ottobre 2014.

Già la scorsa settimana Sergio Salerno si era detto molto soddisfatto dell’esperienza vissuta negli studi televisivi di Roma, finalizzata non solo a “promuovere il prodotto di punta di una pasticceria d’eccellenza, ma anche quello di mettere orgogliosamente in buona luce Bisceglie e la biscegliesità, che i pasticcieri incarnano ogni giorno con il proprio lavoro. Parliamo di maestri pasticceri (Andrea Napoletano, Domenico Monopoli, Domenico Spina, Gianfrvignetta sospiroanco Nichilo, Mauro La Notte, Pantaleo Dell’Olio, Pasquale Dell’Olio, Pietro Di Benedetto, Pietro Di Leo, Ventura Ricchiuti, Vincenzo Todisco) che sono un bell’esempio per l’Italia che ci crede”.

Non resta che sintonizzarsi oggi su Rai Tre per gustarsi, è il caso di dirlo, è il sospiro in Tv, nella seguitissima “Geo e Geo”. Come detto, la puntata non andò in onda venerdì scorso a causa della concomitanza dell’edizione straordinaria dl Tg3 incentrata sugli atti terroristici in Francia. E il consorzio “Il sospiro di Bisceglie” (composto dalle pasticcerie Caffetteria Pasticceria San Pietro, Cattedrale, Dolce Caffetteria, Dolce Capriccio, Dolce San Pietro, Moonflower, Rondò, Pasticceria Trani) ha prontamente realizzato la sua vignetta satirica (la matita è di Vito Losciale), in solidarietà alla redazione di Charlie Hebdo e come segno di vicinanza alle ragioni della libertà di espressione e della democrazia”.