Adesso qualche Regione deve correre di più, ma altre devono tirare il freno, fare cioè meno vaccinazioni di quanto potrebbero. Ordine del generale Francesco Paolo Figliuolo. Il commissario all’emergenza ha richiamato le Regioni, in questi giorni, a rispettare i target fissati per la settimana compresa tra ieri e il 22 aprile. Questo per agganciare la velocità della campagna vaccinale all’andamento delle forniture dei vaccini. Non solo per garantire le scorte necessarie ad assicurare le seconde dosi, ma anche per evitare brusche frenate, di fronte a un possibile rallentamento degli approvvigionamenti

In Puglia è stato lo stesso assessore alla Salute, Pier Luigi Lopalco, a spiegare che il limite di 20.777 somministrazioni fissato da Figliuolo (limite ampiamente superato negli ultimi giorni), non deve essere oltrepassato. “Mantenendo lo standard indicato spingiamo la macchina e possiamo pianificare”, dice al Fatto Quotidiano lo staff del presidente della Regione, Michele Emiliano, che ha deciso di aprire due percorsi distinti di accesso alla vaccinazione. Uno è sulla base delle prenotazioni, l’altro è a “sportello”: significa che quando scatta la chiamata per la propria classe d’età ci si può presentare senza appuntamento. In caso di defezioni, si apre a tutti gli over60 anche nel corso della giornata, come sta avvenendo in diversi hub vaccinali del territorio.