“Ho il piacere di comunicare di aver appreso, da fonti governative, che il Ministero del Lavoro, svolti gli opportuni approfondimenti, si è espresso favorevolmente in ordine alla possibilità di proseguire l’erogazione delle prestazioni di mobilità fino al raggiungimento del periodo massimo di 66 mesi e nell’ambito delle risorse disponibili (delle quali è stata già verificata l’esistenza). Lo ha dichiarato Bartolomeo Cozzoli, commissario straordinario della Casa della Divina Provvidenza, in merito alla vicenda degli 87 ex lavoratori della Cdp che, in mobilità dal 2013, non avevano più ricevuto l’indennità di mobilità loro spettante dal mese di gennaio 2018. “L’Inps, pertanto, potrà adesso riprendere a corrispondere agli 87 ex lavoratori della Cdp in mobilità quanto loro dovuto, assicurando un rimedio alla situazione di grave disagio sociale ed economico in cui rischiavano di finire numerose famiglie”, ha aggiunto Cozzoli, sottolineando che nei giorni scorsi, pur esulando dalle sue competenze commissariali, avesse ritenuto necessario indirizzare una missiva al Ministero del Lavoro, all’Inps ed alle Prefetture Bat, Foggia e Potenza “per rappresentare che l’interruzione del pagamento (a far data da gennaio 2018) delle prestazioni da parte dell’ente di previdenza contrastasse con il dettato normativo, con le indicazioni in passato fornite dallo stesso Ministero, nonché con gli accordi assunti” (leggi qui). “Ho pertanto auspicato”, ha spiegato il commissario straordinario della Cdp, “che l’Inps rivalutasse la propria posizione, risolvendo la drammatica situazione di disagio sociale in cui sono finite 87 famiglie e scongiurando così sul nascere il prefigurarsi di possibili forme di turbativa dell’ordine pubblico”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il parlamentare biscegliese Francesco Boccia (Pd): “Gli 87 lavoratori potranno trascorrere una Pasqua un po’ più serena insieme alle loro famiglie. L’Inps e il ministero del Lavoro hanno sbloccato gli ammortizzatori sociali per tutto il 2018. Ho voluto, personalmente, occuparmi della vicenda in modo da riuscire a venirne a capo in maniera tempestiva e per questo motivo ringrazio il ministero del Lavoro e l’Inps per la velocità con cui hanno agito”.

“La mobilità degli 87 lavoratori della ex Cdp, attivata 5 anni fa, prima della riforma degli ammortizzatori sociali, e scaduta il 31 dicembre scorso, è stata estesa anche per il 2018”, ha aggiunto il deputato. Il ripristino del pagamento è un evento eccezionale perché, com’è noto, non esiste più una mobilità di 66 mesi; ed è il motivo per cui dal 1° gennaio avevano sospeso i pagamenti che oggi siamo riusciti a sbloccare. Ci sono dei residui sui capitoli di Bilancio, quindi con l’accordo del ministero del Lavoro si è provveduto a ripristinare il beneficio. I dettagli saranno comunicati ai diretti interessati nei prossimi giorni“, ha concluso Francesco Boccia.