Riceviamo e pubblichiamo la replica di Massimo Valente, titolare della libreria “Abbraccio alla Vita”, autore di libri e autore di rappresentazioni teatrali, all’intervista di Pinuccio, inviato di “Striscia la notizia”, il quale metteva in luce, a suo avviso, la mancanza di vitalità culturale della città di Bisceglie.

“Fermo restando l’apprezzamento per il ‘personaggio’ Pinuccio, tanto da averlo già invitato al Politeama Italia per tenere quanto prima il suo spettacolo, devo dissentire fortemente da alcune sue affermazioni circa la situazione della cultura a Bisceglie, esternate nel corso dell’intervista ai microfoni di Radio Centro e riprese da un articolo del vostro giornale. A futura memoria dei miei concittadini, vorrei ricordare che forse mai nella storia di Bisceglie c’è stato tanto fermento culturale come in questi anni, a prescindere dall’amministrazione al governo della città. A questo proposito vorrei fare un elenco, certamente incompleto, di cosa è avvenuto in città in questi ultimi anni oltre a mettere in evidenza in che misura la produzione culturale della nostra comunità sia, a mio avviso, nettamente superiore alle città limitrofe, tanto da rappresentare un’attrativa. Siamo l’unica città del nord barese ad avere tre teatri in attività (Garibaldi, Politeama Italia, Don Sturzo), senza contare gli spazi teatrali che il Sistema Garibaldi ha utilizzato e utilizza, come il Circolo Unione (che da diversi anni fa anche una stagione teatrale di compagnie amatoriali), il frantoio Simone, Santa Croce o le Vecchie Segherie che possono ormai paragonarsi a uno spazio teatrale vero e proprio. Dei grossi eventi, a cui probabilmente faceva cenno Pinuccio, forse ha dimenticato che Bisceglie ospita Libri nel Borgo Antico e DigithOn. A questi due, inoltre, si potrebbero aggiungere: Maestri e Margherite per il teatro; Il tempo dei Piccoli, appuntamento dedicato all’infanzia che conta ormai diverse edizioni e Prospettiva Nevskij, una delle poche rassegne di danza in Puglia. Si tratta di eventi tutti prodotti e promossi da Carlo Bruni che con il suo Sistema Garibaldi ha indubbiamente animato la cultura biscegliese nonostante le critiche ricevute. Voglio citare ancora Avvistamenti, per le arti visive, giunto alla XVII edizione, l’Apulia hifi show e certamente c’è altro che mi sfugge. Se ciò non bastasse sfido qualsiasi città di Puglia, compresi i capoluoghi di provincia, ad annoverare in un anno il numero di presentazioni di libri che si tengono a Bisceglie grazie a ben tre librerie attive in questo tipo di attività (Abbraccio alla Vita, Vecchie Segherie e PrendiLuna, citandole in ordine di apparizione) e all’instancabile lavoro del Presidio del Libro di Bisceglie con il nuovo spazio inaugurato dentro l’Opera Don Uva. Per ciò che riguarda il teatro va aggiunto che attualmente sono in attività almeno una decina di compagnie tra professionisti e dilettanti che producono regolarmente degli spettacoli, cosa che non era probabilmente mai accaduta nella storia della nostra città. Riguardo alla musica, invece, basterebbe citare il lavoro della Fondazione Biagio Abbate, orchestra ufficiale della Bat, e quello che la Scuola Media Monterisi porta avanti tutti i giorni ormai da decenni per “produrre” musicisti capaci, come dimostrano i successi che la sua orchestra di circa cento elementi ottiene costantemente in tutta Italia. Sempre in ambito musicale Pinuccio forse non sa che a Bisceglie risiede Auand, una delle etichette Jazz più attive nel panorama musicale italiano, la quale ha persino organizzato qualche anno fa un evento come gli Auand Days per i quali a Bisceglie, per una settimana, hanno collaborato i migliori musicisti jazz d’Italia e che sarebbe potuto diventare un appuntamento fisso se solo il comune avesse sostenuto l’iniziativa. Per il cinema, infine, il grosso investimento fatto dal Politeama Italia ha prodotto quattro schermi nel centro della città, oltre all’arena estiva presso il Parco delle Beatitudini, mentre da non trascurare sarebbero gli spazi offerti in estate dal nostro anfiteatro e dall’Arena del mare, sia per grandi concerti che per spettacoli di danza o di teatro. Chiudendo il mio intervento ci tengo a dire che poiché la cultura è una scelta democratica certamente siamo aperti ai consigli di chi voglia preoccuparsi di questo aspetto della vita cittadina, purché parli, però, con cognizione di causa“.