Una pista ciclabile e corribile, completamente accessibile a tutti e che possa congiungere tutta la litoranea di Bisceglie, dalla zona Pantano sino al Ponte Lama, in estrema sintesi è questo l’obiettivo del progetto Lungomare del Sorriso. Ieri sera presso il Circolo Unione di Bisceglie si è svolto un incontro-dibattito avente come tema proprio l’ambiziosa iniziativa intitolata “Lungomare del Sorriso”. Ad introdurre in breve il progetto è stato Massimo Valente, responsabile del Circolo della Vela, che ha voluto innanzitutto precisare che “Lungomare del Sorriso” è un’idea personale ma nata e maturata dall’incontro di tanti cittadini. Valente ha evidenziato come sul lungomare biscegliese: “a qualsiasi ora del giorno ci sono persone che camminano o vanno in bicicletta, quindi lo spazio esiste ed è fruito va solo migliorato con alcuni interventi che ne possano garantire la messa in sicurezza di alcuni tratti”. Valente ha anche chiarito quali sono le finalità del progetto: “L’idea è fondamentalmente incentrata sul creare un prodotto, un brand, qualcosa da collocare sull’importante mercato del cicloturismo. Abbiamo tanto da offrire, il nostro lungomare è ricco di diversità è particolarità, possiamo davvero creare qualcosa di unico”.

Nello specifico il progetto ipotizza la definizione di una ciclovia e di una pista corribile lunga circa 8km che colleghi la litoranea biscegliese di ponente a quella di levante passando per il ristrutturato porto turistico, tutta l’area dovrebbe anche consentire l’accesso e la percorrenza ai disabili. Nel corso della presentazione Massimo Valente ha illustrato alcune criticità del percorso tra cui la più importante è proprio lo snodo tra il tratto del porto turistico e l’ex macello. Sono state ipotizzate diverse soluzioni per dar continuità al percorso, ma sono tutte da valutare tecnicamente ed ancora ipotetiche, si va dalla costruzione di nuove strade, allo sfruttamento di strade private sino ad una semplice deviazione su via della Repubblica.

Lungomare del sorriso internoDopo l’intervento introduttivo si è entrati nel vivo della serata con l’ampia relazione di Raffaele Sforza, mobility management della Regione Puglia, esperto di piste ciclabili e mobilità sostenibile. Il dipendente regionale ha offerto un quadro piuttosto dettagliato della situazione del cicloturismo in Europa ed ha mostrato quanto questo settore sia di grande interesse per investimenti. Si calcola che il giro di affari sviluppato dal turismo dei ciclisti sia pari a 44 miliardi di euro annui in Europa, ed ogni investimento fatto per incentivare tale turismo sul proprio territorio generi un benefit pari a circa quattro volte la cifra investita. Si è poi parlato anche di Bisceglie e della ciclovia Adriatica che già lambisce la città dei dolmen passando per la s.s. 16, una via non proprio attrezzata per il passaggio dei ciclisti. Per Sforza è necessario fare rete tra tutti i comuni e creare piste ciclabili e corribili che possano davvero attirare turisti europei.

Presenti all’evento in rappresentanza dell’amministrazione comunale il consigliere delegato al piano coste Enzo Di Pierro, l’assessore ai trasporti pubblici Vittoria Sasso ed il vicesindaco con delega all’urbanistica Vittorio Fata. In sostanza la reazione dell’amministrazione comunale all’argomento del dibattito è sintetizzabile nelle parole dell’avv. Fata: “Noi abbiamo sempre dato valore al nostro lungomare, abbiamo fatto molto anche per fermare l’erosione delle nostre coste ed ora stiamo lavorando per collegare il lungomare al nostro agro. Il problema però è che ereditiamo un lungomare costruito senza una visione negli anni 70 ed 80. Vorremmo chiudere il lungomare al traffico ma siamo costretti a tener presente le esigenze delle tante persone che abitano a ridosso delle nostre coste. Inoltre in un periodo in cui i fondi sono pochi ci risulta davvero difficile intervenire per ampliare o migliorare le piste ciclabili. L’unica cosa che possiamo fare e faremo è quella di intervenire con alcune politiche mirate ad incentivare la mobilità sostenibile soprattutto sui più giovani”.

Insomma il progetto del Lungomare del Sorriso sembra per ora esser rimasto una bella idea ma non facilmente applicabile. L’averne parlato e l’aver portato la cittadinanza a conoscenza dell’iniziativa è già qualcosa e chissà che col tempo oltre alle politiche di incentivazione alla mobilità sostenibile promesse dal comune si possano vedere anche nuovi investimenti strutturali sulle nostre piste ciclabili.