“Ho inviato una nota interna per acquisire un supplemento istruttorio rispetto alla interrogazione consiliare già discussa nel consiglio comunale di Bisceglie e una nota alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, che spero possa accertare presto non soltanto se il Comune di Bisceglie è stato vittima di un falso materiale, ma anche se è stato vittima di una fraudolenta lesione delle regole della privacy e del diritto di accesso agli atti amministrativi”. A renderlo noto è il sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, in riferimento all’intervista di “Pinuccio”, inviato di “Striscia la Notizia“, sull’appalto Italtraff (leggi qui).

LA MISSIVA. “Nel corso dell’intervista Pinuccio esibiva un documento, che non sono riuscito a leggere, e che veniva definito ‘una falsa referenza bancaria’ relativa alla gara”, si legge nella nota inviata dal sindaco al dirigente della ripartizione amministrativa, al comandante della polizia municipale, al segretario generale e, per conoscenza, al procuratore della Repubblica del tribunale di Trani. “Al di là degli accertamenti, definiti e/o in corso, da parte delle autorità competenti circa la veridicità di tale documento (Anac, procura della Repubblica ecc.)”, si legge ancora nella missiva, “per evidenti ragioni cautelative del Comune di Bisceglie, ritengo doveroso approfondire anche le modalità di acquisizione di tale documentazione da parte di tale Soggetto, tenuto conto che, per quanto consta allo scrivente, l’unica forma di divulgazione della documentazione in questione è avvenuta a attraverso la forma dell’interrogazione consiliare proposta dai consiglieri. Alla procura dalle Repubblica si trasmette per l’accertamento di fatti penalmente rilevanti (violazione privacy, calunnia).

IL COMMENTO DI SPINA. “Essendo estraneo alle vicende in questione, non appena la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani farà luce sui fatti, convocherò la giunta municipale di Bisceglie per far costituire il Comune parte civile nei procedimenti a carico degli eventuali responsabili, sia dell’eventuale falso materiale, sia della violazione dell’art. 167 del diritto alla privacy”, sottolinea il sindaco di Bisceglie. “Destineremo il ricavato delle azioni  risarcitorie a finalità di carattere sociale e per sostenere progetti di borse lavoro e assistenza ai minori, ai disabili e agli anziani”.

“Mi spiace registrare che di un fatto imputabile a persone estranee agli interessi comunali ci siano organi di stampa pronti a screditare l’immagine del Comune di Bisceglie”, conclude il primo cittadino. “Auspico che la Procura faccia luce presto sulla vicenda e se qualcuno ha sbagliato paghi e risarcisca la cittadinanza biscegliese”.