Il circolo cittadino di Legambiente ha presentato all’amministrazione comunale le sue proposte di intervento per il bando regionale relativo ai programmi integrati di rigenerazione urbana.
Il presidente del circolo Legambiente Bisceglie, Alessandro Di Gregorio ha formulato otto proposte che spaziano tra diverse aree tematiche. In primo luogo Legambiente Bisceglie propone la creazione di un’applicazione per cellulari che permetta: “di interagire con l’amministrazione comunale, sia da parte di chi frequenta che di chi vive Bisceglie. L’applicazione consentirà di avere immediatamente a disposizione orari e fermate degli autobus urbani, di sapere orari ed ubicazioni degli uffici pubblici, di interagire immediatamente con il comando di polizia locale dando la possibilità di effettuare segnalazioni”. Per Di Gregorio quest’app dovrebbe anche semplificare alcuni passaggi burocratici permettendo di: “richiedere documenti, pagare imposte e tasse direttamente dal credito del proprio telefonino. L’applicazione dovrebbe inoltre consentire, tramite la comunicazione di un numero pin personale o di un codice usa e getta per ogni singola operazione, di scaricare la documentazione richiesta da apposite postazioni ubicate negli uffici comunali su chiavetta o di richiederne l’invio per email”.
Sempre sul versante tecnologico Legambiente propone la realizzazione di un’area di: “coworking, chiusa attrezzata con postazioni pc e stampanti (anche 3d), con wi-fi e spazi-riunioni, in grado di servire una utenza diversificata quale: diportisti, professionisti di passaggio, rappresentanti e aziende che, per esigenze logistiche o altro, trovino comodo incontrare per lavoro in un posto attrezzato e magari di facile accesso. Accanto alla suddetta area si potrà pensare un asilo nido, che consenta a genitori impegnati, di accedere al coworking, lasciando i propri figli in strutture idonee e vicine”.
Sul versante invece ambientale ed ecologico Legambiente sottolinea l’importanza del: “consumo di suolo zero o quanto più possibile vicino allo zero. Le nuove realizzazioni non dovranno prevedere una copertura maggiore del suolo, se non per opere di pubblica fruizione e con un contestuale recupero e riforestazione di aree urbane degradate o meno”. Per il presidente Di Gregorio tutti i progetti dovranno prevedere anche: “l’installazione fissa di rilevatori di inquinamento nelle zone più a rischio della città. Su tutti i tetti delle proprietà comunali si installeranno pannelli fotovoltaici (ma anche micro-eolico) e si incentiveranno i tetti verdi e gli orti urbani (e sociali), anche se questi ultimi, ubicati al di fuori del centro inteso come cuore nevralgico della vita cittadina”. Sempre legato alla tematica ambientale c’è la questione del potenziamento del trasporto urbano con Legambiente che chiede un accordo tra “le aziende con sede nell’area comunale ma in zona decentrata (zone artigianali, Asi) ed il comune, per concertare corse dei mezzi pubblici, dedicate al personale e strutturate con percorsi ed orari in modo da consentire l’ingresso al lavoro ed il ritorno a casa”. A questa proposta va legata quella relativa all’incentivazione della mobilità sostenibile: “riconoscendo al cittadino che si reca al lavoro in bicicletta dotata di rilevatore chip di uno sgravio fiscale sulle tasse comunali o un assegno annuo di 25 centesimi/km sino ad un massimo mensile di, ad esempio 50 euro”. Legambiente chiede anche il blocco: “improcrastinabile delle auto euro 3 nel centro storico”.
Legambiente chiede anche una “Integrazione delle scuole con luoghi di aggregazione ed uso delle stesse scuole anche post-lezione”. Infine Di Gregorio tocca anche il tema raccolta differenziata affermando che: “In zone artigianali ed industriali il conferito è spesso di qualità e facilmente controllabile e anche recuperabile. Si potrà quindi ovviare alla dispendiosa raccolta porta a porta installando i nuovissimi cassonetti con micro compattatore (contiene fino a cinque volte in più a parità di dimensioni di un cassonetto normale) ed accesso a chiave elettronica che avvisano una centralina ubicata nella sede dell’azienda incaricata del servizio, quando pieni. Si ottimizzano appunto raccolta e costi”.
A tutto questo Legambiente aggiunge anche la proposta della realizzazione di una: “una nuova pista ciclabile, protetta dal parcheggio selvaggio partirà dallo spiazzo antistante il mercato ittico, permettendo chi la imbocchi di percorrere, senza soluzione di continuità, l’intera litoranea di levante sino oltre le grotte di Ripalta”.
“A proposito della litoranea a levante”, continua Di Gregorio, “sforzi e progetti devono essere tesi alla salvaguardia della zona umida al Pantano e la realizzazione di tutte le opere che consentano nuovamente la balneazione, ove vietata, con controllo rigoroso degli scarichi, dei depositi inquinanti scaricati sulla battigia e anche degli scarichi indiscriminati di immondizia”. Ed a tal proposito il presidente del circolo cittadino di Legambiente chiede anche di: “rendere nuovamente pedonabile e possibilmente ciclabile, il sentiero che dalla ex Bi-Marmi arriva sino sopra le grotte di Ripalta, prevedendo espropri per aree di pic-nic ed incentivando iniziative private volte ad un’offerta ricettiva assolutamente sostenibile e non invasiva allocata in modo da non stravolgere panorama , paesaggio e specie naturali”.
Il lungo intervento ricco di proposte di Legambiente si chiude con un focus su un’altra area verde della città ultimamente oggetto di un rogo, Orto schinosa: “Si dia immediatamente il via al recupero dell’area con la pulizia radicale del sito a rischio idrogeologico. Il nostro circolo ha richiesto l’accesso ufficiale onde verificare la possibilità di realizzazione di un progetto con Legambiente Italia che ne prevede la ripiantumazione autoctona e la gestione del verde per vent’anni, senza aggravio di spese per la collettività”.