Oggi alle Vecchie Segherie Mastrototaro è stato presentato il progetto “La Grande Scommessa” promosso dal servizio SERD della Asl Bt, realizzato grazie alla collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e lo sceneggiatore Michele Santeramo.
“Il progetto si compone di diverse fasi di realizzazione – ha spiegato Michele Santeramo – una prima parte riguarda una serie di incontri, strutturati come interviste anonime, ai pazienti seguiti per la dipendenza dal gioco. L’obiettivo di queste fase del progetto è conoscere le storie intime, i dettagli personali, per fare in modo che lo spettacolo non sia l’esito di una generica statistica ma la messa in scena di storie intime, private, personali. La seconda fase del progetto riguarda la composizione del testo dello spettacolo riveniente dalla storie e dalle interviste, sempre a cura di Michele Santeramo”.
Lo spettacolo sarà messo in scena per la prima volta il 26 giugno ad Andria in occasione della simbolica giornata mondiale contro le dipendenze. Le repliche dello spettacolo, ultima fase di progetto, apriranno tra settembre e ottobre del 2024 le stagioni teatrali dei paesi che aderiscono all’iniziativa: Barletta, Trani, Canosa e Bisceglie.
“A questo progetto hanno già aderito 5 nostri utenti del servizio GAP (Gioco d’azzardo patologico) attivo all’interno del SERD della Asl Bt che si occupa di tutte le dipendenze patologiche – aggiunge Gianfranco Mansi, Direttore dei SERD Asl Bt – hanno voluto aderire per raccontare le proprie storie personali, perché già consapevoli della propria dipendenze e perché hanno già intrapreso un percorso di cura e di riabilitazione. Siamo certi che attraverso le loro voci, i loro vissuti, sarà possibile arrivare a chi ha bisogno oggi di aiuto o anche a chi vive accanto a chi avrebbe bisogno di aiuto, ma non lo ha ancora chiesto. Il Gap è attivo a Barletta nella sede del Distretto Socio Sanitario in piazza Umberto I”.
“Siamo particolarmente attenti al tema del gioco d’azzardo – dice Tiziana Dimatteo, Direttrice Generale Asl Bt – questo progetto è ambizioso e aspira a fare cultura diffusa sui rischi legati al gioco patologico. Già lo scorso anno abbiamo fatto molta formazione aziendale sul tema, abbiamo firmato protocolli di intesa per la formazione diffusa agli esercenti coinvolti. Continuiamo a occuparcene attivamente attraverso il nostro servizio di presa in cura e riabilitazione e con questa collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese che ci darà la forza scenica ed emotiva di arrivare a un pubblico sempre più ampio”.
“Il progetto GAP e il rapporto con tutte le ASL è motivo di orgoglio e di forte motivazione per il Teatro Pubblico Pugliese, in quanto rappresenta una concreta applicazione della funzione sociale della cultura ed in particolare del teatro nella lotta alla dipendenza da gioco da azzardo, ma in generale a tutela del benessere delle comunità che, attraverso i suoi Comuni Soci, il TPP rappresenta – ha detto Viviana Peloso, consigliera del Teatro Pubblico Pugliese – ringrazio in particolare la Asl Bat con cui stiamo realizzando il progetto “La grande scommessa”. Coinvolgeremo con Michele Santeramo, drammaturgo e regista di fama nazionale, l’intero territorio della provincia Bat e in particolare le città di Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa e Trani, con l’obiettivo di diffondere la cultura del contrasto al gioco d’azzardo tra tutte le fasce di età. Si tratta di un’operazione unica: scrivere un testo teatrale ispirato a storie di ludopatia reali. Nascerà uno spettacolo vero e proprio che sarà messo in scena anche nei teatri per portare il messaggio della “Grande Scommessa” anche fuori dagli ambienti abituali”.
DATI SERVIZIO GAP
Gli utenti in carico al servizio Gap sono 257; gli utenti presi in carico dal servizio e che svolgono regolarmente un programma terapeutico riabilitativo ambulatoriale sono 130, di cui 120 maschi e 10 donne. Il 30 per cento degli utenti è disoccupato. Gli occupati sono operai, commessi, camerieri, cuochi, liberi professionisti e pensionati. La prevalenza di gioco è legata alle slot machine, alle scommesse sportive e ai video lottery. Le donne preferiscono i gratta e vinci.
Si è potuto constatare, subito dopo l’emergenza Covid19, un incremento di richieste di accesso al servizio GAP da parte della popolazione giovanile (18-29a), dato molto significativo perché le richieste d’aiuto in questo caso sono dirette e non veicolate attraverso i familiari come invece accade di solito e con la popolazione più adulta. Si è potuto constatare, inoltre, soprattutto in questo ultimo anno, che le modalità di gioco prevalente nei giovani è orientata alle scommesse sportive in presenza e on line mentre donne e pensionati continuano a prediligere gratta e vinci e video lottery.
Si riscontrano, infine, anche segnalazioni da parte del Tribunale per i Minorenni di giovanissimi dediti ad un abuso non soltanto di giochi on line ma anche di tecnologie digitali.