Da lunedì 10 marzo è attivo il link per candidarsi al progetto “La Classe“che da quattro anni richiama giovani da tutta Italia interessati a mettersi in gioco e a riflettere sui temi riguardanti la sostenibilità ambientale.
Alla Classe potranno partecipare venti ragazzi dai 16 ai 20 anni, che saranno ospiti del Festival 42Gradi – idee sostenibili. La partecipazione include vitto e alloggio a titolo completamente gratuito (sono a proprio carico solo le spese di viaggio). Dal 23 al 27 luglio: visite presso aziende e realtà del territorio, un laboratorio artistico e didattico, l’occasione di conoscere e discutere con gli/le ospiti del Festival, e naturalmente la partecipazione a tutti gli eventi programmati.
Per candidarsi basterà compilare il modulo pubblicato sul sito https://www.42gradi.com/. Richiesta una lettera di presentazione in cui descrivere attività e interessi e un breve elaborato sul tema “cibo e sostenibilità”: «può essere un testo – dichiarano gli organizzatori – un video, un disegno, una foto, un meme geniale… insomma, qualcosa che ci faccia capire come vedi il mondo e cosa vuoi scoprire con noi». Il termine di presentazione delle candidature è fissato al prossimo 6 giugno. Successivamente a questa data, sarà reso noto l’esito della selezione.
L’iniziativa si inserisce all’interno del Festival “42Gradi – idee sostenibili”, ideato e realizzato da Linea D’Onda, Sistema Garibaldi e Vecchie Segherie Mastrototaro. Giunto alla sua sesta edizione, il festival quest’anno si terrà dal 23 al 27 luglio, a Bisceglie, e focalizzerà la sua attenzione su quello che mangiamo, su come viene prodotto e su quanto il bisogno alimentare si trasformi in consumo, spreco, arma. Il Festival affronterà l’impatto delle attuali abitudini alimentari sull’ecosistema, indagherà le possibili alternative e l’indispensabile redistribuzione delle risorse. Tra gli obiettivi del Festival la formazione civile ed è a questo che punta particolarmente La Classe, aggregando un gruppo di adolescenti curiosi e sensibili alle questioni ambientali, con l’auspicio di destare un attivismo partecipativo, un impegno consapevole, diretto ormai almeno ad attutire le conseguenze del cambiamento climatico.