A seguito dell’approvazione del Trattato sulla proibizione delle Armi nucleari, proposto dall’organizzazione International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (Ican) vincitrice del premio Nobel per la Pace del 2017, in Italia si ritorna a parlare di Nucleare con la campagna ” Italia, ripensaci”, ideata e promossa dalla Rete Italiana per il disarmo e SenzAtomica. Ciò che si chiede all’Italia è rivedere le posizioni espresse in materia di trattato sulla proibizione delle armi nucleari, non solo per una società che accolga nel suo seno il paradigma di pace, ma anche per un appropriato investimento e utilizzo del denaro pubblico.
“L’Italia, infatti, già da tempo non è più produttore di armi nucleari ciononostante ospita nel suo territorio”, si legge nella nota stampa, “più armi nucleari rispetto a qualsiasi altro paese europeo. Il nostro paese è ormai divenuto teatro di transito del maggior numero di materiali di armamento dall’Europa al Nord Africa. Tutto questo ha portato, già dal 1990, alla promulgazione della legge n.185 che dispone nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento, normative che, ad oggi, continuano ad essere violate”. Saranno questi gli argomenti oggetto di riflessione nel corso dell’approfondimento organizzato da Punto Pace Bisceglie di Pax Christi, Azione Cattolica Cittadina, Gruppo “Liberi Per…”, Amnesty International e Caritas, previsto mercoledì 13 giugno alle 19:30 all’auditorium don Pierino Arcieri Epass.
L’incontro sarà moderato da Ilaria Dell’Olio e vedrà la partecipazione del professor Maurizio Simoncelli, storico e geopolitico, nonché vicepresidente dell’Istituto di Ricerche Archivio Disarmo e don Matteo Martire, direttore dell’ufficio diocesano di pastorale sociale.