Un chiarimento atteso che, con buon senso e sensibilità, ha trasformato un episodio spiacevole frutto di un malinteso in una vicenda positiva da divulgare. È quanto avvenuto a Bisceglie negli ultimi giorni. Sabato scorso, presso un’attività commerciale biscegliese, ad un ragazzo autistico è stato impedito l’ingresso perché senza mascherina, sebbene gli accompagnatori avessero rappresentato che l’indossarla avrebbe causato disagio al giovane.

La vicenda era stata sollevata dall’Associazione “Time Aut”. Il Sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, e l’Assessore alle pari opportunità, Roberta Rigante, avevano inviato alle attività commerciali biscegliesi, per il tramite delle associazioni di categoria, una nota che, riconoscendo gli sforzi degli operatori commerciali per garantire la sicurezza propria, dei propri dipendenti e dei propri clienti, invitava tuttavia a porre attenzione al Dpcm del 3 dicembre 2020 che ha confermato come non siano soggetti all’obbligo della mascherina i bambini al di sotto dei 6 anni, nonché le persone con patologie o disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina. 

Ieri, su iniziativa dello stesso esercizio commerciale e su sollecitazione dell’Amministrazione Comunale di Bisceglie, alla presenza del Sindaco Angarano e degli Assessori Rigante e Naglieri, nonché di Presidente e Vicepresidente dell’Associazione Time Aut, rispettivamente Katia Pascalone e Grazia Di Tondo, la famiglia del ragazzo autistico protagonista della vicenda è stata ricevuta dal responsabile di zona della catena commerciale in questione e dal direttore del singolo punto vendita, per chiarire l’accaduto in un clima del tutto cordiale e positivo.

È immediatamente emerso che l’episodio in questione sia stato esclusivamente frutto della tensione e della paura con le quali da troppo tempo ormai conviviamo e che nessun intento discriminatorio ha sotteso l’allontanamento del ragazzo senza mascherina. Il ragazzo e la sua mamma sono stati accolti e hanno ricevuto le scuse dei responsabili dell’attività commerciale in questione, sinceramente rammaricati per l’accaduto, a dimostrazione che quando ci si immedesima ciascuno nelle difficoltà dell’altro, con un atteggiamento costruttivo, si possono superare tutte le difficoltà, anche quelle più delicate, rispettando i diritti di tutti.