Mancati versamenti previdenziali ed emolumenti accessori mai pagati, oltre che mancato rispetto delle norme relative la sicurezza degli addetti, a volte sotto inquadrati, e niente versamento delle trattenute sindacali. Nonostante le denunce già fatte su questi temi che riguardano i lavoratori del servizio di igiene ambientale di Bisceglie, nessun provvedimento concreto è stato preso da parte dell’Amministrazione comunale”. Lo dice la segretaria generale della Funzione pubblica Bat, Ileana Remini, e il segretario provinciale responsabile del settore igiene ambientale, Emanuele Papeo.

I due sindacalisti parlano di “una grave sottovalutazione delle preoccupazioni che più volte la Fp Cgil Bat ha esplicitato ai vertici dell’Amministrazione Comunale. Ed è di queste ore la notizia che Energetikamenbiente, l’azienda che detiene l’appalto di raccolta e spazzamento dei rifiuti a Bisceglie, abbia intrapreso le tutele complementari per evitare il fallimento. Se i nostri moniti fossero stati ascoltati adesso, probabilmente, ci troveremmo a discutere di altro e invece saremo costretti ad attivarci per il riconoscimento delle spettanze dovute ai lavoratori che hanno già vissuto questo travaglio con le gestioni precedenti”.

“Appena un mese fa avevamo chiesto la verifica dei requisiti per la revoca dell’appalto, visto che per noi qualità del lavoro e qualità del servizio coincidono, dunque il mancato rispetto dei diritti indisponibili dei lavoratori (tra cui per esempio i versamenti contributivi ed altri diritti contrattuali) è sempre un segnale di inefficienza. Continueremo a vigilare sul rispetto degli addetti, quale condizione imprescindibile per una corretta gestione degli appalti pubblici e continueremo a sostenerli insieme alle loro famiglie, in questa fase difficilissima percorrendo tutte le strade consentite dalla norma per il ripristino dei diritti e della legalità, ma anche per garantire alla città di Bisceglie un servizio essenziale efficiente”, concludono Remini e Papeo.