Tra le iniziative svoltesi martedì 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria delle vittime dell’Olocausto, l’amministrazione comunale ha organizzato quella svoltasi all’interno del Teatro Garibaldi, una rappresentazione teatrale legata ai tragici eventi di 70 anni fa che ha coinvolto, come pubblico, gli studenti delle scuole biscegliesi, alla presenza del sindaco di Bisceglie, Francesco Spina.

Un momento della rappresentazione teatrale svoltasi al "Garibaldi"

Un momento della rappresentazione teatrale svoltasi al “Garibaldi”

“Questa mattina – si legge nel comunicato che il sindaco ha fatto pervenire alle redazioni nella serata di mertedì – ho portato il saluto della città a tutti i ragazzi delle scuole biscegliesi che hanno gremito il Teatro Garibaldi, dove il comune di Bisceglie ha voluto organizzare una rappresentazione teatrale per onorare in modo significativo la Giornata della Memoria a 70 anni dalla macabra scoperta del lager di Auschwitz che consentì al mondo intero di aprire gli occhi sulla tragedia più grande della storia dell’umanità, il genocidio di 6 milioni di ebrei.”

“Bisceglie è impegnata in prima fila a ricordare e a trasmettere ai giovani i valori più importanti che sono la base fondamentale della libertà e della democrazia. Ricordare il genocidio degli ebrei nei campi di concentramento significa sensibilizzare i giovani e gli studenti su ogni forma di prevaricazione, di arroganza e di violenza contro la vita, la dignità e la libertà personale.”

“Bisceglie – conclude Spina – è in prima fila in tale contesto ed ha istituito negli anni scorsi il Giardino dei Giusti per onorare, il 6 marzo, la Giornata Europea dei Giusti, dedicata agli uomini e alle donne che nel mondo si sono opposti ai crimini contro l’umanità ed ai totalitarismi.

Spina ha anche partecipato, in qualità di presidente della provincia di Barletta-Andria-Trani, alle celebrazioni legate alla Giornata della Memoria presso la prefettura della provincia, a Barletta, alla quale hanno preso parte i sindaci delle città all’interno della BAT e numerose autorità civili, militari e religiose, oltre allo stesso prefetto Clara Minerva.