I problemi legati alla gestione del personale ospedaliero in periodo di pandemia sono il motivo di un nuovo appello lanciato dalla segreteria aziendale della Fials Asl Bat.

Nella nota, firmata da Angelo Somma e Sergio Di Liddo, riguardante la situazione all’ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie la Fials afferma, “Ci spiace costatare che ci sono infermieri e operatori socio sanitari che nonostante operano in reparti covid semi intensivi non percepiscono l’indennità prevista, e neanche l’indennità di malattie infettive”.

“Oramai siamo giunti purtroppo nella quarta ondata e ancora oggi, dopo circa due anni alcuni Infermieri, Tecnici Sanitari, e Operatori Socio Sanitari del Covid Hospital di Bisceglie, e di altri Presidi Ospedalieri della Asl Bt continuano incessantemente – prosegue la nota – con enormi sacrifici e spirito di abnegazione a gestire l’emergenza nelle unità operative con incredibili ritmi di lavoro ma senza percepire le indennità di rischio per malattie infettive e l’indennità  Sub- Intensiva, indennità  previste dall’art. 86 commi 6,7,8, e 9 CCNL 2016/2018”.

In definitiva la Fials chiede, “L’estensione dell’art.86 comma 6,7,8, e 9 CCNL 2016/2018 a tutto il personale del comparto del Presidio Ospedaliero Covid di Bisceglie, nonché a tutto il personale del comparto direttamente impegnato nelle attività assistenziali dei pazienti affetti dal virus SARS-COV2 e di contrasto alla diffusione della pandemia, sia che siano in servizio presso strutture ospedaliere che territoriali a decorrere dal 1 marzo 2020 fino al termine dell’emergenza. In attesa di riscontro, preavvertiamo che nel perdurare il non accoglimento della nostra istanza saremo costretti, nostro malgrado, a proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale sanitario della Asl Bt ed ad intraprendere numerosi ricorsi legali”.