“Il Dipartimento di Prevenzione e dell’Assistenza Territoriale della ASL BAT, di certo non per volontà di chi ci lavora, rimane il grande assente nella battaglia contro la pandemia Covid-19 ed infatti manca ancora la sua necessaria riorganizzazione”. A dichiararlo sono Angelo Somma e Sergio Di Liddo, segretari della Fials Bat in una nota indirizzata al direttore generale della Asl Bat, Alessandro Delle Donne.  

“Quella che si osserva è un’assistenza territoriale inadeguata che ha lasciato i cittadini senza forme di protezione e contrasto dalla pandemia. Scontiamo le carenze di personale determinate da un Piano dei Fabbisogni del Personale (più volte contestato dalla Fials) presentato e accettato dalla Regione Puglia palesemente inadeguato agli effettivi bisogni dei cittadini della Provincia Bat”.

Tardivi e sterili sono gli sforzi messi in campo a novembre per reclutare personale sanitario al fine di rimpinguare gli organici già carenti in condizioni normali. La Fials – continua la nota – è a ricordare che il servizio di prevenzione oltre ad essere in prima linea a contrastare emergenza Covid, svolge anche altri servizi importanti per la popolazione, come le vaccinazioni di bambini e neonati. Su quest’ultimo servizio, in alcuni casi come Bisceglie, da quando è stato disposto il trasferimento degli ambulatori si registrano problemi di natura strutturale, come spazi insufficienti al punto che per evitare assembramenti all’interno le mamme assieme ai neonati sono costrette ad attendere il loro turno fuori dagli ambulatori esposti alle intemperie”. 

“Il Covid-19 è stato così “cortese” che con la pausa estiva ci ha dato anche il tempo materiale di organizzarci, affinché al suo ritorno in autunno nella seconda ondata, annunciata e certa, potessimo affrontarlo in maniera più efficace ed efficiente. Purtroppo a tutt’oggi, assistiamo al continuo diffondersi della pandemia con trasmissione del contagio da Covid–19 tra la popolazione, e cosa più grave tra gli operatori sanitari che quotidianamente risultano contagiati dal virus”.

“Non si contano le continue e giornaliere lamentele da parte dei cittadini, a partire dai notevoli ritardi nella comunicazione dell’esito dei tamponi, – sottolinea Fials Bat – i cittadini oltre ad affrontare lunghissime code per effettuare il tampone molecolare, devono aspettare giorni se non settimane per riceverne l’esito, notifiche di quarantena che arrivano in ritardo, quando la quarantena sta ormai per terminare, si tratta di un autentico calvario nonostante ci siano 4 numeri telefonici da poter contattare. Senza contare che ciò di fatto non consente al cittadino, in caso di esito negativo, il ritorno alla vita normale e cioè portare i figli a scuola o riprendere l’attività lavorativa. Invece nel caso di esito positivo, la lunga attesa tra tampone ed esito non permette un rapido isolamento al fine di circoscrivere il contagio, e la seguente comunicazione alla Prefettura per i controlli da parte delle Forze dell’Ordine, quindi nel frattempo molti di questi cittadini se ne possono andare tranquillamente in giro a svolgere le loro attività quotidiane”.

Apprezziamo gli sforzi profusi con abnegazione dal poco personale sanitario ed amministrativo nonché dal Direttore del Dipartimento di Prevenzione travolti da questa seconda ondata del Covid-19 costretti troppo spesso a combattere a mani nude, e vi chiediamo se non fosse stato più giusto incrementare il personale Sanitario ed Amministrativo sul territorio della ASL BAT – concludono Somma e Di Liddo – onde evitare che il virus prendesse il sopravvento paralizzando tutti gli ospedali della ASL BAT”.