L’emergenza Covid caratterizza tutti i settori del nostro quotidiano, tra questi non è escluso quello religioso e tutto ciò che riguarda le dinamiche legate alle attività della parrocchie.

“Carissimi, a motivo della delicata situazione epidemiologica e della conseguente difficoltà di gestione dell’emergenza sanitaria – dichiara S.E. Mons. Leonardo D’Ascenzo, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie – e tenuto conto del nuovo DPCM che prevede misure ancor più stringenti e rigorose per contrastare la diffusione dei contagi da Covid-19, dispongo la sospensione degli incontri in presenza riguardanti:

  • la catechesi per l’iniziazione cristiana,
  • percorsi formativi degli adolescenti, dei giovani e degli adulti, proposti dalle parrocchie, dalle associazioni e dai movimenti,
  • del clero, a carattere spirituale e formativo,
  • degli organismi di partecipazione a livello diocesano, zonale, parrocchiale e confraternale,

disposizioni che varranno fino al 3 dicembre.

“Le celebrazioni eucaristiche e le altre funzioni liturgiche rimangono consentite secondo il protocollo del 7 maggio. Pertanto i fanciulli e i ragazzi, frequentanti i percorsi formativi delle nostre parrocchie, siano invitati a proseguire il loro itinerario di iniziazione alla fede cristiana mediante la partecipazione alle funzioni liturgiche”.

“Inoltre, incoraggio i parroci, i catechisti e gli educatori – continua D’Ascenzo – a non rinunciare alla loro missione educativa, continuando ad accompagnare i ragazzi e le loro famiglie mediante l’utilizzo, dove possibile, dei moderni mezzi di comunicazione (social network, piattaforme web per meeting) adottati in questi ultimi tempi, espressione di una preziosa creatività digitale messa al servizio della buona causa del Vangelo della gioia che riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù”.

“Il provvedimento in oggetto esprime l’impegno anche della nostra comunità ecclesiale a fare la propria parte in una fase critica per la nostra società. Auspico che sentimenti di prossimità e solidarietà si facciano predominanti nei cuori ed effettivi nelle opere per alleviare il disagio di tanti in questa fase – afferma – primi fra tutti i piccoli che non potranno vivere la loro esperienza scolastica e catechetica nella forma ordinaria e consueta”.