Non usa mezzi termini il direttore del Laboratorio Urbano di Bisceglie, Antonio Musci, per prendere le distanze dalla mostra d’arte contemporanea in corso al primo piano del palazzo storico di via Cardinale Dell’Olio: “Poiché qualcuno oggi ci chiedeva di una mostra d’arte contemporanea al palazzo Tupputi volevo segnalare che la suddetta mostra è al primo piano, detto anche piano ‘nobile’ e che il Laboratorio Urbano è invece al secondo piano, che per comodità da oggi chiameremo piano ‘proletario’”. La mostra a cui fa riferimento Musci in un post sul suo profilo Facebook è “Leggere forme leggère” mostra ispirata alle opere di Italo Calvino a cura di Edoardo Trisciuzzi e del Gruppo Rec. L’esposizione rientra nell’ambito del prologo “Maestri e Margherite” della nuova stagione del Teatro Garibaldi (leggi qui).

Antonio Musci ha sonoramente bocciato la qualità artistica delle opere esposte in questi giorni al primo piano di Palazzo Tupputi: “Spero non siano previsti costi a carico del comune per questa porcheria di mostra, mentre a noi è stato detto che per Avvistamenti (storico evento culturale del Cineclub Canudo, ndr) non ci sono risorse (leggi qui)”. Il direttore del Laboratorio Urbano ha poi concluso così il suo post: “Come è noto, noi siamo al secondo piano, casomai per sbaglio a qualcuno venisse in mente di attribuirci la paternità di questa cosa in foto”. 

Qui di seguito una serie di foto della mostra scattate dallo stesso Musci e pubblicate su Facebook a corredo del suo post in cui prende nettamente le distanze da “Leggere forme leggère”.