“In Italia all’emergenza sanitaria ha fatto seguito l’emergenza sociale ben più pesante perché poco nota. Alle consuete fasce deboli e fragili che quotidianamente si accostavano ai vari servizi della Caritas (anziani soli, immigrati, famiglie con un solo genitore, solitamente donne, alcune con mariti in carcere, etc) si è aggiunta una platea di gente di cui pochi  sono a conoscenza; sono gli occupati nel cosiddetto lavoro sommerso e illegale che produce il 22,9% del PIL e che nel Meridione arriva al 29,8%: sono quanti lavoravano in nero, con lavori a chiamata o a progetto (badanti, addetti alle pulizie, operatori nel settore del turismo o della ristorazione, mercatali, etc) e che, con le attuali disposizioni tese a frenare la propagazione del virus, hanno visto svanire le possibilità di lavoro seppure saltuario”, questo l’incipit della nota stampa della Caritas di Bisceglie.

“La Caritas, a livello cittadino e parrocchiale, non si è mai fermata e la sua necessaria attività solidaristica è stata riconosciuta dagli Enti pubblici per cui ha intrapreso una fattiva collaborazione con il Comune e la Protezione Civile. Ma poco o nulla avrebbe potuto donare ai fratelli meno fortunati se non ci fosse stato il pieno riconoscimento del suo operato dai Biscegliesi”, spiegano dalla Caritas.

“Tantissimi, privati, commercianti, ristoratori ed aziende hanno dimostrato di avere un cuore solidale, manifestando piccoli e grandi gesti importanti per dare valore alla dignità umana. Ecco allora che a tutti gli appelli rivolti dalla Caritas è seguita una risposta incredibile e si è costruita una sinergia ed una cooperazione inaspettata. La prima iniziativa ‘Aggiungi un posto a tavola’ ha visto tante famiglie preparare un piatto in più o fare una spesa  da donare, puntualmente ritirata dai volontari Caritas”, evidenziano.

E aggiungono: “A questa ha seguito la donazione degli ‘elastici’ e del “tessuto/non tessuto” utili per confezionare le mascherine da fornire necessariamente agli utenti e  ai volontari che, con spirito di abnegazione, hanno continuato ad offrire il loro apporto. Le volontarie della Sartoria “Storie&stoffe” hanno potuto così riprendere il loro lavoro. A loro si sono aggiunte altre persone che stanno ancora  confezionando mascherine”.

“E poi è arrivato, in collaborazione con la Protezione Civile e il Comune, ‘il carrello solidale‘ presso i supermercati Dok e Famila dove si possono donare alimenti; successivamente il supermercato Dok di via Lamaveta e la Degusteria di via Cap. Gentile, hanno promosso l’iniziativa, coordinata e seguita dal Consigliere Mauro Lorusso, ‘La tua solidarietà raddoppia‘ impegnandosi a raddoppiare, in buoni spesa, le donazioniche si troveranno in una apposita teca. Tutto quello che è raccolto viene distribuito continuando il lavoro del progetto RecuperiAmoci”.  Sabato Santo 185 persone, di cui 160 nuclei familiari, hanno usufruito del “pranzo” di Pasqua offerto da ristoranti, bar e privati alla stessa stregua del “Pranzo di Natale”. Tutto questo non sarebbe potuto accadere se le testate giornalistiche e televisive, a cui va un caloroso ringraziamento, non avessero diffuso gli appelli o le informazioni necessarie”.

“E’ questa l’occasione per ringraziare gli esercizi commerciali e le aziende che hanno donato: Sasso Pietro e Ittica Quercia per il pesce, i posteggiatori del mercato generale di Bisceglie e Andrea Pasquale per gli ortaggi e le verdure, il Partito Democratico di Bisceglie per il latte, i panifici Di Pinto, San Lorenzo, Bufis, Garofoli, F.lli Lopopolo, Carlino Piccoli Fornai per i prodotti da forno, Giovanna e Dino Cassanelli per Le uova di Pasqua, l’associazione Pasticcieri storici di Bisceglie per le Colombe, i Ristoranti Beverly, Bue marino e Salsello, la Cooperativa Themenos con la Sig.ra Pisani per i primi e i secondi”, mettono in risalto dalla Caritas cittadina.

“Sarà nostra premura, per una questione di trasparenza, dare in futuro un resoconto dettagliato delle diverse donazioni in denaro, e della creativa solidarietà, messa in atto dai cittadini biscegliesi. A tutti va un GRAZIE DI CUORE dalla GRANDE FAMIGLIA CARITAS: senza la cooperazione e la sinergia di tutti non si potrebbe far fronte alla più grande emergenza degli ultimi decenni. Il poco donato da tanti, nella condivisione, ha incontrato le esigenze dei molti che vivono in situazioni difficili”.

“Un grazie PARTICOLARE va ai tanti “NUOVI” volontari di cui molti giovani, che senza “ETICHETTA” rendono possibile tutto questo. Augurando un periodo Pasquale sereno, pur restando a casa, tutti i volontari Caritas esprimono gratitudine a quanti finora hanno contribuito, rendendo possibile tutto questo, sempre e solo nella logica del servizio e dichiarano la loro disponibilità a proseguire su questa strada, con la speranza, anzi la certezza, che potranno fare affidamento sulla solidarietà e la generosità di tutti i Biscegliesi”, concludono.