Si è ufficialmente concluso il progetto “Spazio Giovani: Educazione alla salute sessuale ed affettiva”, promosso dalla UOS Assistenza Consultoriale del Distretto 5 dell’ASL BT, diretta dal dott. Francesco Galante. L’iniziativa, rivolta alla popolazione studentesca per l’anno scolastico 2024-2025, ha coinvolto ben 808 ragazzi appartenenti a 45 classi delle scuole medie inferiori e superiori dei Comuni di Bisceglie e Trani.
Nel dettaglio, gli istituti coinvolti sono stati: IISS “G. Dell’Olio”, Liceo “L. Da Vinci”, S.S.1G “Monterisi”, I.C. “Don P. Uva” Battisti-Ferraris-Cosmai, IISS “S. Cosmai”, e Liceo Scientifico “V. Vecchi”. Gli incontri si sono tenuti alla presenza di medici specialisti e operatori sanitari dei Consultori di Bisceglie e Trani, con l’obiettivo di trasmettere informazioni chiare e scientificamente corrette su tematiche fondamentali per la salute relazionale, sessuale e affettiva.
Tra i temi trattati: la prevenzione dei comportamenti a rischio, l’importanza della prima visita ginecologica, la conoscenza delle malattie sessualmente trasmissibili e l’uso corretto dei metodi contraccettivi. Un focus è stato posto anche sul ruolo delle relazioni affettive e della comunicazione tra genitori e figli, in un’ottica di educazione alla consapevolezza e alla responsabilità.
«Quest’anno abbiamo ricevuto segnali forti e chiari – ha dichiarato il dott. Gianni Ferrucci, Dirigente della UOS Assistenza Consultoriale DSS5 – sulla necessità di rafforzare la conoscenza dei servizi consultoriali tra i giovani. È fondamentale che i ragazzi sappiano che la sanità pubblica è vicina, pronta ad ascoltare, informare e supportare, gratuitamente e con strumenti adeguati alle loro esigenze».
Il dott. Francesco Galante, Direttore del Distretto Sanitario di Trani-Bisceglie, ha aggiunto: «L’interazione tra scuola e sanità pubblica è oggi più che mai essenziale. Offrire assistenza ginecologica, psicologica, informazione e accesso ai servizi consultoriali aiuta a prevenire fenomeni come le gravidanze indesiderate e favorisce una crescita più consapevole. È un’urgenza condivisa e una responsabilità collettiva che, grazie al nostro personale e al sostegno degli istituti scolastici, siamo riusciti a onorare».