Avviare una sensibilizzazione sul tema dell’autismo per creare una rete di servizi idonea all’accoglienza di chi presenta un disturbo dello spettro autistico, per una loro maggiore inclusione nella comunità biscegliese e per una consapevolezza sempre crescente. È l’obiettivo alla base del protocollo “Bisceglie Città Autism friendly”, sottoscritto questo pomeriggio nella Sala Consiliare “Prof. Giovanni Bruni” di Palazzo di Città, a Bisceglie, tra il Sindaco Angelantonio Angarano e la Direttrice della Asl Bt, Tiziana Dimatteo, alla presenza dell’Assessore all’inclusione sociale Roberta Rigante, della consigliera comunale Elisabetta Mastrototaro, promotrice dell’iniziativa, di Brigida Figliolia, Direttrice dell’unità operativa di Neuropsichiatria infantile, di Pierangela Nardella, Direttrice sanitaria dell’Ospedale di Bisceglie, e di Fabrizio Ferrante, vicesindaco di Trani.
Dopo l’approvazione all’unanimità in Consiglio Comunale e la seguente approvazione in Giunta, il progetto giunge così alla sua fase operativa. Il progetto prevede la creazione di una rete di esercizi commerciali, istituzioni, luoghi privati o pubblici in cui si adotteranno misure che favoriscano e semplifichino la fruizione dei servizi e l’accoglienza delle persone con Disturbo dello spettro Autistico. Tra le finalità, la realizzazione di un percorso formativo teso a dotare il personale di esercizi, servizi ed attività aderenti di un livello di conoscenza base di comportamenti da adottare nell’accoglienza e di misure minime di adeguamento alle esigenze speciali degli ambienti fisici delle attività, il tutto con la supervisione della Asl BT. Tra i punti principali, la creazione di un kit da consegnare, a cura del Comune di Bisceglie, a tutte le attività aderenti al progetto in modo che questi possano esporlo nei propri esercizi ed essere riconoscibili come testimonianza di un’accoglienza consapevole e “preparata” oltre all’attivazione di una mappa speciale della Città di Bisceglie che evidenzi e identifichi gli esercizi dove è possibile garantire un set minimo di modalità e condizioni favorenti l’accoglienza e la fruizione da parte di persone con autismo.
Per la realizzazione del progetto, specie per la parte relativa alla formazione, risultava indispensabile il supporto tecnico e la collaborazione della Asl Bt ed in particolare dei professionisti del Centro Territoriale per l’Autismo. Di qui l’intesa di questo pomeriggio, con la quale il Comune di Bisceglie si impegna a rendere pubblica ogni iniziativa attuata nell’ambito del progetto, al fine di consentire la massima partecipazione possibile, e la Asl Bt, appunto tramite gli operatori del Centro Territoriale per l’Autismo e l’Unità Operativa di Neuropsichiatria infantile, si impegna a provvedere alla formulazione dei contenuti scientifici ritenuti più idonei per i corsi di formazione, alla loro esposizione e condivisione attraverso sedute di formazione presso immobili all’uopo individuati dal Comune di Bisceglie.
“Siamo orgogliosi di lanciare questa iniziativa che rafforza il nostro impegno per una comunità più inclusiva”, ha sottolineato il Sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano. “Un passo concreto per migliorare l’integrazione delle persone con disturbi dello spettro autistico, un tema su cui lavoriamo da tempo”.
“Bisceglie Autism Friendly è una iniziativa alla quale aderiamo con entusiasmo e partecipazione attraverso il lavoro quotidiano del nostro personale del servizio di Neuropsichiatria infantile, diretto dalla dott.ssa Brigida Figliolia”, ha dichiarato Tiziana Dimatteo, Direttrice Generale Asl Bt. “È un segno tangibile di apertura e di reale inclusione. Garantiremo adeguata formazione, saremo a disposizione per supportare questo progetto ambizioso e che sicuramente sarà partecipato e apprezzato”.
“Questo protocollo rappresenta una grande opportunità per sensibilizzare il territorio e migliorare la qualità della vita delle persone con autismo e delle loro famiglie”, ha aggiunto l’Assessora alle Politiche Sociali, Roberta Rigante. “Con il supporto della ASL BT e la partecipazione degli esercenti locali e delle associazioni che sul territorio si occupano di disabilità, possiamo costruire una rete di sostegno capillare e diffusa”.
“È solo l’inizio di un percorso importante. Ora dobbiamo imparare ad accogliere davvero, come comunità”, ha sottolineato la consigliera comunale Elisabetta Mastrototaro. “Gli atti amministrativi sono stati completati, ma il vero cambiamento parte dalle persone: sta a noi, come città, dimostrare di essere capaci di includere e sostenere chi vive la realtà dell’autismo. È una responsabilità collettiva, un impegno che ci coinvolge tutti, perché solo insieme possiamo fare la differenza”.