“Ambigua gestione da parte del commissario straordinario, Bartolomeo Cozzoli, e dei suoi collaboratori più stretti”. È quanto denunciano Rossano Sasso e Onofrio Ambrosino, segretari della Uil Fpl aziendale della Casa Divina Provvidenza. “Ci occorre ricordare”, scrivono i sindacalisti in una nota, “che tempo fa per far fronte alla carenza di personale e soprattutto alla non volontà dello stesso commissario di stabilizzare il personale, è stato applicato, nel peggiore dei modi possibili, l’attualissimo Job’s Act, dando vita ad un turn over incessante di personale sia infermieristico che Oss, eternamente precario, all’interno delle diverse unità operative”.

“Il personale”, sottolineano Rossano Sasso e Onofrio Ambrosino, “oltre a subire a fine contratto la mannaia del precariato, è oppresso dal perpetuo tormento della disorganizzazione, che regna ormai sovrana da anni all’interno della struttura e con la confusa gestione commissariale è solo peggiorata”.

“Per capire meglio la situazione”, precisano i segretari della Uil Fpl, “dobbiamo focalizzare l’attenzione sul turn over riguardante il personale Oss, che pecca forse di clientelismo? Infatti la Direzione del Personale ha ritenuto opportuno assumere nuovo personale, piuttosto che sfruttare l’esperienza e la competenza di lavoratori che hanno già fatto parte dell’equipe lavorativa della Cdp, senza alcuna pecca che potesse indurre ad allontanarli”.

Peraltro, aggiungono i sindacalisti, “a noi segretari pare di aver firmato una proposta di assunzione formulata da Universo Salute Srl (la nuova società entrante) in cui la Congregazione Divina Provvidenza si impegnava a non assumere nel periodo interinale nuovi dipendenti a tempo determinato, salvo nulla osta da parte della su citata società. Ci sorge spontaneo, a questo punto, chiedere spiegazioni alla Universo Salute srl, sul perché, nonostante questo veto, si siano verificate assunzioni di nuovo personale piuttosto che sfruttare l’opportunità di riassumere lavoratori che già avevano prestato servizio precedentemente e stoppati solo per dar seguito all’assurdità del turn over”.

“Ci auguriamo”, concludono i segretari della Uil Fpl, “che non siano questi i presupposti con i quali subentrerà il nuovo acquirente. Poiché se il buongiorno si vede dal mattino… il mattino della Casa Divina Provvidenza non ha sicuramente l’oro in bocca nel futuro prossimo che l’attende”.