Poche certezze per il futuro ed all’orizzonte  lo spettro del licenziamento per esubero per circa 100 dipendenti della Casa della Divina Provvidenza, è questo l’esito dell’incontro sul programma della Cdp avvenuto presso il Ministero dello Sviluppo Economico di Roma lo scorso 27 luglio. Il vertice ha coinvolto i rappresentanti della direzione generale per la politica industriale e la competitività dello stesso dicastero, il commissario straordinario Bartolo Cozzoli, i rappresentanti della regione Puglia e della regione Basilicata nonché delle forze sindacali.

“Nelle prossime settimane verrà pubblicato il bando” ha annunciato Cozzoli specificando poi: “il salvataggio ed il rilancio dell’azienda è l’obbiettivo della procedura ed intendiamo far ciò salvaguardando il più possibile i livelli occupazionali. Di concerto con la Regione, nei prossimi giorni attiveremo percorsi di riqualificazione del personale interno in esubero sperando di utilizzare parte di questo nelle mansioni di operatore socio-sanitario (OSS)”.

La riqualificazione del personale però non sembra poter essere la soluzione definitiva per salvare tutti i lavoratori della CDP: “Pur riqualificando parte del personale in OSS e nonostante la riduzione dei costi conseguita per effetto di interventi di efficientamento dell’organizzazione aziendale, ci sarebbero ancora circa 100 esuberi” ha dichiarato Cozzoli a margine dell’incontro romano. Il commissario straordinario non si è dato per vinto ed ha voluto lanciare un messaggio di speranza ai lavoratori a rischio: “Il salvataggio di queste ulteriori unità di personale è difficile, ma non impossibile. Occorrerà un accordo con le forze per la rivisitazione di alcuni istituti contrattuali eccessivamente onerosi per l’azienda ed il miglioramento delle performance sui ricavi, attraverso la chiusura positiva dei tavoli tecnici aperti con le regioni”. Nel frattempo però l’ente dovrà agire per tutelare la propria già delicata situazione finanziaria e quindi: “Nelle more, per il personale in esubero, si attiverà, attraverso il Ministero del Lavoro, una procedura di cassa integrazione temporanea”. La cassa integrazione coinvolgerà circa 50 dipendenti occupati presso la struttura di Bisceglie e dovrebbe partire dai primi mesi del 2016.