L’ex consigliere comunale Marco Di Leo ha presentato all’amministrazione comunale cinque proposte programmatiche nell’ambito della campagna “In Ascolto”, promossa proprio dal sindaco Angarano e dalla sua maggioranza.

Le proposte presentate da Di Leo spaziano dal Welfare sociale fino all’ambiente, non tralasciando neanche le politiche giovanili. Prima delle cinque proposte presentate dall’ex consigliere è quella della “badante di condominio”. Di Leo propone di realizzare un albo comunale da cui possano attingere le famiglie che necessitano di una badante per assistere i propri famigliari anziani o disabili. Nella proposta è prevista anche la presenza di un’associazione che gestisca il coordinamento delle badanti che verrebbero poi “retribuite pro quota dagli assistiti”. La retribuzione Pro Quota consentirebbe, secondo Di Leo “all’anziano di utilizzare la badante per il tempo realmente necessario e alla badante di ottimizzare il proprio lavoro eliminando le difficoltà dovute a spostamenti sul territorio”. Inoltre risulta strategica, sempre secondo Di Leo, la presenza di una badante per condominio in quanto assistere persone in uno stesso stabile permetterebbe “di svolgere contemporaneamente le commissioni per tutti gli assistiti, come ad esempio la spesa quotidiana”.

Di Leo propone poi la realizzazione di uno sportello Informagiovani 2.0. L’obiettivo di questo tipo di iniziativa è quello di fornire ai giovani tra i 15 e i 35 anni “supporti informativi e interventi di orientamento che consentano di compiere scelte opportune e consapevoli rispetto al futuro. E’ uno spazio pubblico e gratuito”, spiega ancora Di Leo, “dove le informazioni e i materiali sono a disposizione di tutti. Lo sportello Informagiovani promuove l’informazione, l’orientamento e la partecipazione attraverso un piano integrato di comunicazione multicanale finalizzato alla crescita culturale di tutti i più giovani”.

Altra proposta riguardante il welfare sociale formulata da Di Leo è quella riguardante la consegna dei farmaci a domicilio. “Una semplice consegna domicilio, per casi non urgenti, riservata esclusivamente alle persone che sono impossibilitate a recarsi in farmacia e che non possono delegare altri soggetti”. Di Leo propone di istituire un numero verde per il servizio che dovrebbe essere attivo, nei solo giorni feriali, dalle ore 9 alle ore 17.30. Attraverso il numero verde si potrà coordinare la consegna dei farmaci”.

Sul verde l’ex consigliere comunale propone la realizzazione di un orto sociale. Questo strumento secondo Di Leo “ha l’importante ruolo di essere luogo di incontro e di integrazione intergenerazionale e servirebbe per promuovere attività collettive di giardinaggio e orticoltura e frutticoltura utili per l’educazione e la formazione di adulti e bambini al rispetto per l’ambiente”.  Per realizzare un Orto Sociale, sempre secondo Di Leo, bisognerebbe procedere per step: “prima è necessario individuare aree pubbliche abbandonate o mal tenute che necessitano di manutenzione, in secondo luogo sarebbe opportuno trovare uno sponsor per supportare l’iniziativa e poi svolgere una prima fase di di aratura, preparazione del terreno, piantumazione in collaborazione con realtà territoriali operanti nel settore”. Solo successivamente a questi primi step si dovrebbe passare a coinvolgere i cittadini con eventi stagionali, percorsi mirati al coinvolgimento di tutti, sia grandi che piccoli, e progetti ad hoc di educazione alimentare “per approfondire l’importanza di consumare prodotti locali”.

Ultime punto proposto da Di Leo riguarda ancora l’ambiente ma anche la salute. L’ex consigliere chiede infatti di attivare le rilevazioni dei dati sulla qualità dell’aria in tutto il territorio comunale. Secondo Di Leo è strettamente necessario l’installazione “a Bisceglie di una centralina dell’Arpa che ci dia la possibilità di conoscere la qualità dell’ aria che respiriamo in città. Questo soprattutto alla luce delle  preoccupanti notizie d’incremento dei casi di malattie tumorali nelle città della nostra provincia”. Di Leo conclude sostenendo che “rendere pubblici i dati consentirebbe di mettere in campo iniziative preventive sia da parte dell’amministrazione comunale che da parte dei privati cittadini”.