Telecom Italia ha avviato i lavori per realizzare a Bisceglie la nuova rete in fibra ottica e rendere così disponibili servizi innovativi a cittadini e imprese. L’iniziativa rientra nell’ambito del programma per fornire connettività a banda ultralarga, con velocità che vanno fino a 100 Megabit al secondo, in 149 comuni della Puglia, al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea.

“Nell’ambito di questo programma, Bisceglie è tra i più importanti comuni della Puglia dove è in corso la realizzazione della rete ultrabroadband di nuova generazione che prevede la posa e il collegamento in fibra ottica di 102 armadi stradali alle rispettive centrali, raggiungendo in questo modo un bacino di oltre 28mila unità immobiliari. Saranno collegate a 100 Megabit al secondo anche le 19 sedi della Pubblica Amministrazione (scuole, istituzioni, forze dell’ordine) presenti a Bisceglie”, si legge in un comunicato di Telecom Italia. “Per ridurre i disagi ai cittadini e rispettare il programma delle attività di scavo, Telecom Italia sta utilizzando, grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale, tecniche e strumentazioni innovative a basso impatto ambientale che minimizzano i tempi d’intervento, l’area occupata dal cantiere, l’effrazione del suolo, il materiale asportato e il deterioramento della pavimentazione. Sono infatti previsti circa 7 chilometri di scavi, per la quasi totalità in minitrincea: solo 240 metri saranno eseguiti con lo scavo tradizionale.

“Il cablaggio della città con la fibra ottica con un finanziamento di circa 500 mila euro, consentirà la realizzazione della rete a banda ultralarga con velocizzazione delle connessioni digitali”, ha dichiarato il sindaco Francesco Spina, in occasione di un incontro con i responsabili Telecom Italia. “Le imprese, le scuole, i giovani avranno a disposizione un servizio dalle grandi potenzialità. Il progetto Bul (Banda Ultra Larga) rientra nel grande piano di creazione e ammodernamento di infrastrutture e servizi tecnologici che stiamo realizzando perché Bisceglie possa entrare a pieno titolo nel terzo millennio. Quando abbiamo iniziato la nostra esperienza amministrativa le infrastrutture pubbliche di Bisceglie erano vecchie ed obsolete, tutte risalenti al secolo scorso”, ha aggiunto il primo cittadino. “Abbiamo costruito una nuova rete della fogna bianca, sostituito gli impianti della pubblica illuminazione, potenziato il depuratore, metanizzato il centro storico, sostituito le caldaie a gasolio nelle scuole e realizzato tante nuove infrastrutture tecnologiche di cui le rete a banda ultra larga rappresenta l’ultimo fiore all’occhiello per una Bisceglie più digitale con una rete su cui far viaggiare più cultura, più formazione, più servizi e più sviluppo per la nostra economia”.

“Questa iniziativa ha l’obiettivo di contribuire ad accelerare i processi di digitalizzazione del Paese”, ha spiegato Michele Lasorsa, responsabile Access Operations Puglia di Telecom Italia. “Si tratta di un progetto che dimostra come, grazie alla partnership pubblico-privato e alla fattiva disponibilità delle amministrazioni locali, sia possibile creare condizioni favorevoli alla realizzazione di reti di nuova generazione, anche nei comuni finora non considerati, per ragioni di mercato, dai piani d’infrastrutturazione di tutti gli Operatori. Bisceglie è tra i più importanti comuni del Bando Puglia che ci siamo aggiudicati, dove abbiamo avviato i lavori per l’infrastruttura della rete passiva in fibra ottica, che consentirà ai cittadini e alle imprese di usufruire di servizi innovativi in grado di contribuire allo sviluppo dell’economia locale”.

Telecom Italia si è aggiudicata, infatti, il Bando per la Regione Puglia emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico attraverso la società Infratel e approvato dalla Commissione europea, che prevede un finanziamento pubblico di 61,7 milioni di euro grazie all’utilizzo dei fondi europei FESR, a cui si aggiungono 33,3 milioni di euro di investimento da parte di Telecom Italia per la realizzazione di nuove infrastrutture ottiche passive che abilitano le reti NGAN (Next Generation Access Network).