Il Sindaco Spina ha reso noto attraverso il suo profilo facebook che il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso proposto dalla Si.Eco s.p.a. contro il Comune di Bisceglie per la riforma della sentenza del T.A.R. Puglia concernente la revoca dell’affidamento del servizio di igiene urbana, risarcimento danni e parziale difetto di giurisdizione. Avevamo già seguito la vicenda in tutte le sue tappe giudiziarie ultima delle quali era proprio il ricorso intentato dalla Si.Eco presso il Consiglio di Stato contro la sentenza del T.A.R. della regione Puglia (leggi qui).
Nella sentenza emessa dal Consiglio di Stato si legge che: “Il Comune ha dato esecuzione al relativo giudicato: questo dapprima attribuendo alla Si.Eco l’aggiudicazione, e indi avviando le verifiche di propria competenza circa l’esistenza dei requisiti necessari per procedere alla stipulazione contrattuale. Al cospetto dell’irregolarità emersa, il Comune è però dovuto infine pervenire alla revoca della nuova aggiudicazione, misura costituente atto dovuto ai sensi dell’art. 38 d.lgs. cit., la cui adozione è imputabile a negligenze commesse dalla stessa ricorrente, la quale vi ha dato causa. Se ne desume che l’Amministrazione ha dato già seguito alla riparazione in forma specifica del pregiudizio causato dall’illegittimità accertata dalla sentenza n. 6122/2013, mentre la responsabilità dell’incompleta attuazione di siffatta riparazione è ascrivibile unicamente alle sopra richiamate circostanze riferibili alla medesima ricorrente.
Pertanto, non risulta spettante il risarcimento richiesto da quest’ultima, stante il principio, espresso dall’art. 30, comma 3, C.P.A., che esclude il risarcimento dei danni che si sarebbero potuti evitare usando l’ordinaria diligenza”.

Altro punto esplicativo della sentenza è il seguente: “Vanno respinte, infine, le censure e le pretese dedotte dalla ricorrente avverso le ordinanze sindacali con cui è stato disposto che la soc. Camassambiente continuasse interinalmente la gestione del servizio. In primo luogo, il riconoscimento della legittimità della revoca dell’aggiudicazione che ha colpito la Si.Eco esclude la sua legittimazione ad articolare doglianze in proposito. In secondo luogo, nel merito va rilevato che, avuto riguardo alla prima di tali ordinanze, emessa in data 31 dicembre 2013, come si legge nel ricorso di primo grado, la Si.Eco aveva «accettato di prorogare la stipula del contratto con avvio del servizio al 01/07/2014. Nelle more, la Camassambiente spa avrebbe continuato a svolgere il servizio».

Chiaramente soddisfatto dall’esito giudiziario della vicenda il Sindaco Spina: “La sentenza del Consiglio di Stato sancisce la completa legittimità, la competenza e l’onestà dei nostri atti amministrativi su un tema così delicato come quello dell’igiene urbana. Grazie a ordinanze sindacali coraggiose, in un momento di contenzioso e di confusione nell’assetto normativo sulla gestione del ciclo dei rifiuti abbiamo assicurato la continuità del servizio di igiene urbana, sventando il rischio di causare a Bisceglie una situazione di emergenza igienico- ambientale. Ora occorrerà predisporre gli atti necessari per garantire e migliorare il servizio di igiene urbana nella città.”

Con questo atto la vicenda giudiziaria tra Si.Eco e Comune di Bisceglie dovrebbe ormai essere considerata definitivamente conclusa.